Generale Vannacci, arriva la sospensione di 11 mesi dall’esercito

Piove sul bagnato per il generale Roberto Vannacci. Dopo l’inchiesta per truffa e peculato dei giorni scorsi, martedì 27 febbraio è arrivata l’accusa di istigazione all’odio razziale e diffamazione ai danni della pallavolista Paola Egonu. Galeotto fu il libroIl mondo al contrario”, auto pubblicato da Vannacci nell’estate del 2023, contenente frasi denotanti “carenza del senso di responsabilità” e lesive dell’immagine dell’esercito.

I fatti di oggi

Sospensione dall’impiego per 11 mesi, conseguente detrazione di anzianità e dimezzamento dello stipendio. Questi i punti principali della sanzione applicata a Vannacci dal Ministro della difesa Guido Crosetto. La decisione è stata ufficializzata oggi, 28 febbraio, ma si rifà al procedimento disciplinare avviato il 30 ottobre scorso. Il motivo? Il discusso libro del generale dal titolo “Il mondo al contrario”, bersaglio di feroci critiche per il suoi contenuti accusati di istigazione all’odio razziale. «Cari omosessuali, normali non lo siete», ma anche attacchi diretti, come quello rivolto alla pallavolista Paola Egonu. «Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità».

Dichiarazioni a dir poco discutibili che hanno avuto le loro conseguenze. L’avvocato di Vannacci, Giorgio Carta,  ha dichiarato ad Adnkronos: «La sanzione stigmatizza le circostanze della pubblicazione del libro che avrebbe determinato una lesione al principio di neutralità/terzietà della Forza Armata». Il legale, poi, ha anche annunciato che procederà con un immediato ricorso al Tar della regione Lazio. In particolare, facendo riferimento all’articolo 21 e la libera manifestazione del pensiero, anche per i militari.

Attacco al generale

Trionfo in estate, débâcle in inverno. Dopo mesi caratterizzati da fama e prime pagine, il generale Vannacci sta ricevendo i primi colpi alla sua reputazione. E che colpi. Una raffica di accuse a stretto giro. Oltre alle sanzioni sopracitate, sabato 24 febbraio si è chiusa un’ispezione ministeriale sul generale relativamente al periodo in cui ha ricoperto l’incarico di addetto militare a Mosca. L’indagine si è conclusa con almeno tre contestazioni ai suoi danni.

La prima si riferisce all’indennità di servizio per i familiari che Vannacci avrebbe percepito in maniera illecita. Segue una contestazione riguardante le spese per benefit legate all’auto di servizio non consentite. Chiude la lista delle irregolarità l’accusa di rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene, che probabilmente non si sono mai svolti.
Ma ciò che desta più scalpore in questa vicenda è il fatto che a dare il là all’iniziativa della Procura sia stato lo Stato maggiore della Difesa. Alias Guido Crosetto. Che, a detta di alcuni osservatori, starebbe conducendo una sorta di “vendetta” nei confronti di Vannacci, colpevole di aver macchiato l’immagine dell’Arma con un libro scritto all’insegna dell’anticonformismo. Uno sgambetto, quello del ministro della Difesa, che potrebbe complicare l’eventuale candidatura in lista Lega per il generale in vista delle prossime europee.

 

Vittoria Giulia Fassola

Classe 2001. Ligure e anche un po' francese. Laureata in International Relations and Global Affairs, all'Università Cattolica di Milano. Mi interesso di politica estera e di tutto ciò che penso valga la pena di raccontare. Il mio obiettivo? Diventare giornalista televisiva.

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