Fiat Topolino bloccate a Livorno, “logo italiano ma fatte in Marocco”

Al Porto di Livorno la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli hanno sequestrato 134 Fiat Topolino del gruppo Stellantis. Le minicar elettriche, prodotte in Marocco, avevano incollata sulla portiera la bandiera italiana. «Un segno ingannevole» secondo le Fiamme gialle e che ha portato al sequestro delle vetture.

Il sequestro

Il 15 maggio la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle dogane hanno sequestrato, al porto di Livorno, 119 Fiat Topolino e 15 Fiat Topolino Dolcevita prodotte da Stellantis in Marocco.

La confisca è dovuta all’accusa di infrazione della violazione della legge sul Made in Italy  e da un reato punito dall’articolo 517 del Codice penale che “punisce la commercializzazione di prodotti industriali (oltre che di opere dell’ingegno) recanti marchi o segni distintivi fallaci, ossia atti a trarre in inganno sulla origine, provenienza o qualità del prodotto ed ha carattere sussidiario rispetto al reato introdotto dall’art”.

La minicar Fiat Topolino

Secondo GdF e Agenzia delle dogane, l’adesivo riportato sulle fiancate e sulle portiere rappresentante la bandiera italiana, potrebbe indurre il consumatore a ritenere che le auto siano state prodotte nel nostro Paese quando in realtà sono state prodotte in Marocco.

Le auto si trovano ora sotto custodia giudiziaria ai terminal “Leonardo Da Vinci” e alla Compagnia impresa lavoratori portuali.

La risposta del gruppo Stellantis

Stellantis ha fatto sapere, tramite una nota, di aver regolarmente dichiarato fin dall’inizio che la sede di produzione delle auto fosse il Marocco e non l’Italia. Per quanto riguarda l’adesivo, il gruppo ha detto: «Aveva la sola finalità di indicare l’origine imprenditoriale del prodotto. In ogni caso, per risolvere ogni questione, è stato deciso di intervenire sui veicoli in sequestro con la rimozione dei piccoli adesivi previa autorizzazione delle autorità».

Stellantis ha inoltre fatto sapere che gli adesivi della bandiera italiana non saranno più applicati ai veicoli in uscita dagli stabilimenti di produzione marocchini.

La presa di pozione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Il Mimit, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha fatto sapere che “l’azione del governo non è contro Stellantis ma contro l’italian sounding”, ovvero l’uso di riferimenti che possano indurre il consumatore a credere che stia acquistando un prodotto made in Italy anche se in realtà è stato realizzato all’estero.

Glenda Veronica Matrecano

Classe 2000. Milanese. Laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all'Università IULM. "Curiosa, solare e tenace", così mi descrive chi mi conosce. Mi appassionano, soprattutto, la cronaca e l'attualità ma anche tutte quelle tematiche che sono in grado di accendere il dibattito pubblico. Tra le tante, ho un'aspirazione che supera le altre: diventare giornalista televisiva.

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