Ex Ilva, scioperano i lavoratori e le aziende dell’indotto

Una lunga fila di camion si è schierata di fronte agli ingressi dell’ex Ilva di Taranto, permettendo l’entrata in azienda soltanto al materiale necessario per tenere accesi gli altoforni. “Il resto – come spiega un operaio presente al presidio – non entra”. Il sit-in vede uniti dipendenti e imprenditori delle aziende dell’indotto dell’ex-Ilva, che da agosto svolgono i loro servizi senza essere pagate.

Al loro fianco ai cancelli anche il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, che ai microfoni di La7 dice: “Prima che il governo riprenda il dibattito con Arcelor-Mittal, dobbiamo assicurarci che le nostre aziende vengano pagate”. La vertenza Ilva interessa 29 comuni tarantini pronti ora a fare fronte comune per ottenere il pagamento di circa 60 milioni di arretrati.

Tra gli altri, parla il presidente della regione Michele Emiliano: “Arcelor-Mittal sta abusando della nostra pazienza: non paga dopo aver goduto di beni e servizi svolti dalle aziende che oggi scioperano. C’è da tenere a mente che queste società non sono dei giganti e se non riscuotono rischiano di fallire”.

 

Sofia Francioni

Laureata in Lettere Moderne e cresciuta dentro la redazione della cronaca della Nazione di Firenze, vorrebbe diventare una cronista "sconosciuta e felice"

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