Denunce di molestie in Questura, Piantedosi “nessuna irregolarità”

L’indagine sulla liceità delle perquisizioni personali compiute dagli agenti della Questura di Brescia nei confronti delle attiviste di Extinction Rebellion, avviata il 12 gennaio, è conclusa. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, durante un intervento alla trasmissione Dritto e Rovescio, in onda su Rete 4, ha comunicato il suo verdetto. «Al di là di come è stata rappresentata e l’impressione che può fare, è una pratica operativa che in determinate circostanze è consentita e anche prescritta». E ha poi aggiunto «però mi dispiace che questa abbia in qualche modo leso la sensibilità di qualcuno, non era questa l’intenzione degli operatori».

La denuncia social degli abusi

«Mi hanno chiesto di spogliarmi, di togliermi le mutande e fare tre squat per dei “controlli”». È così che inizia il video di denuncia pubblicato su X dal profilo ufficiale di Extinction Rebellion Italia. A parlare è una dei 23 attivisti di ultima generazione portati in Questura, a Brescia, e sottoposti a perquisizioni personali. Una pratica svolta «in piena regolarità», come affermato dal ministro Piantedosi. Ma che ha sconvolto l’opinione pubblica. Soprattutto perché questo trattamento è stato riservato solo alle donne, mentre «ai maschi non è stato chiesto di spogliarsi e di togliersi i vestiti».

Ma non è l’unica ragione che ha spinto i manifestanti a denunciare. Nonostante agli agenti fossero stati mostrati i documenti identificativi, il fermo è durato ben 7 ore. Dalle 8:30, quando le prime persone sono state prelevate dal presidio organizzato davanti alla sede di Leonardo, l’azienda bellica accusata di fornire «armi che consentono a Israele di bombardare la popolazione palestinese, i bambini, gli ospedali». Solo nel pomeriggio i primi rilasci. «Tutte le persone – si legge in un commento in appendice al video – sono state denunciate arbitrariamente per reati pretestuosi, altre espulse da Brescia con dei fogli di via obbligatori». In ultimo, gli attivisti scrivono «Abusi che raccontano che contestare le politiche genocide ed ecocide della Leonardo […] non è consentito. Chiederemo giustizia, anche questa volta, affinché il diritto al dissenso venga difeso, onorato e protetto».

Il caso portato in Parlamento

Il video in poco tempo ha fatto il giro del web ed è arrivato in Parlamento. Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra (Avs) alla Camera, ha depositato un’interrogazione al ministro dell’Interno, chiedendo che ci fosse una verifica interna dei fatti. «Di abusi in divisa ne abbiamo abbastanza, così come delle denunce arbitrarie che regolarmente cadono in tribunale» ha dichiarato. Ha poi aggiunto che «Gli agenti della Questura di Brescia devono spiegare come mai hanno sottoposto a 7 ore di fermo persone che avevano fornito i documenti e quindi non dovevano essere trattenute in base all’articolo 349 del codice di procedura penale».

Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra (Avs) alla Camera
La questura di Brescia rigetta ogni accusa

Non si è fatta attendere la risposta della Questura di Brescia. In una nota, ha fatto sapere: «Nel corso delle singole perquisizioni, svolte da personale femminile per le donne, è stato chiesto di effettuare piegamenti sulle gambe al fine di rinvenire eventuali oggetti pericolosi. In ogni momento è stata salvaguardata la riservatezza e la dignità delle persone e sono state seguite le corrette procedure operative».

Nella stessa nota, inoltre, è stato spiegato il perché della durata prolungata del fermo. Le loro «ripetute condotte illecite» avrebbero minato l’ordine e la sicurezza pubblica, tanto che gli agenti hanno dovuto redigere «numerosi atti, quali: elezione di domicilio, verbali di perquisizioni personali, verbali di sequestro materiale, nomina di difensore, notifica dei provvedimenti amministrativi». A ogni modo «ai soggetti è stata consentita la consumazione del pasto e ai vari interlocutori, tra cui un avvocato ed un consigliere comunale, richiedenti notizie sulla situazione dei manifestanti, in modo trasparente ed esaustivo sono state fornite notizie». 

 

A cura di Alyssa Cosma

 

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