Esordio internazionale per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che nella notte è atterrato a Charlevoix, Quebec, dove prenderà parte al G7. Non sarà un incontro semplice, il presidente avrà gli occhi puntati su di lui per la nomea di essere il premier di un governo euro-scettico, populista e aperto alla Russia di Vladimir Putin.
Da Roma intanto arriva la linea di Matteo Salvini che smarca l’Italia dall’Ue sulla contrarietà totale ai dazi imposti da Donald Trump. Il leader leghista conferma la tesi già espressa nei mesi scorsi: pur essendo ufficialmente schierati con l’Unione Europea siamo pronti a seguire la via di Trump per “mettere i dazi” anche in Italia. A margine dei lavori sono in programma una serie di colloqui bilaterali e incontri con Emmanuel Macron, Angela Merkel, Theresa May e i vertice dell’UE, Jean Claude Juncker e Donald Tusk. Il neopresidente determinato a farsi da subito “portavoce degli interessi dei cittadini europei” darà garanzie sulla “convinta appartenenza” alla Nato da parte dell’Italia e soprattutto sulla volontà di non uscire dall’area euro. Conte, avrà poi modo di aprire la discussione in vista del Consiglio “sul futuro dell’Ue” previsto per la fine di giugno: all’ordine del giorno temi cruciali come l’immigrazione e l’unione bancaria.
Lunedì, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg sarà a Roma per incontrare il premier ma sicuramente il G7 sarà un primo test di prova. E sempre Salvini avvisa: “A me piacerebbe che gli organismi internazionali di cui facciamo parte e a cui contribuiamo economicamente, essendo organismi di difesa, si occupassero della sicurezza italiana ed europea”. (G.P.C.)