Time, giornalisti guardiani persone del 2018. Tra loro Khashoggi

Time

Il Time ha scelto il soggetto della copertina dedicata alla persona dell’anno del 2018. Si tratta di un gruppo di giornalisti definiti dal quotidiano come “i guardiani”, impegnati nella guerra per la verità, tutti presi di mira per il loro lavoro.

Tra loro anche Jamal Khashoggi, giornalista ucciso nel consolato saudita di Istanbul a ottobre. Si tratta della prima volta che il Time sceglie una persona non più in vita per la sua copertina annuale. Premiati anche la direttrice del sito di informazione online filippino Rappler, Maria Ressa, vittima di censura e minacce dal regime di Duterte, la redazione della Capital Gazette, giornale di Annapolis negli USA che a giugno è stato oggetto di un attacco terroristico costato la vita a cinque giornalisti, e infine i colleghi birmani della Reuters, Wa Lone e Kyaw Soe Oo, contro i quali è stato montato un processo con accuse fabbricate dal regime, conclusosi dopo un anno di carcere preventivo con una condanna ad altri sette anni di prigione per violazione delle leggi sulla segretezza.

Khashoggi: la sua storia

L’Arabia Saudita ha ammesso che il giornalista saudita era stato ucciso nel consolato di Istanbul solo dopo le minacce di sanzioni da parte degli Usa. Sulla dinamica regna però ancora il mistero. Dagli Stati Uniti non mollano la presa sul caso e la Casa Bianca continua a indagare. Secondo quanto ricostruito dallo stesso New York Times sulla base di rivelazioni di un alto funzionario saudita, Khashoggi avrebbe tentato di fuggire dal Consolato, ma è stato fermato e strangolato.

Il quotidiano riporta che esiste un ordine generale del Regno di far rientrare i dissidenti che vivono all’estero. Quando il giornalista ha contattato il Consolato, il generale Assiri avrebbe inviato un team di 15 uomini.

(g.m.)

No Comments Yet

Leave a Reply