Testamento Berlusconi: a Marina e Pier Silvio la maggioranza di Fininvest. 100 milioni a Fascina

Il testamento di Silvio Berlusconi è stato ufficialmente aperto. A Marina e Pier Silvio Berlusconi, i figli della prima moglie dell’ex premier, va la maggioranza di Fininvest.

Dalla lettura risulta «che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest, precedentemente esercitato dal padre stesso». Tuttavia Marina e Pier Silvio, dopo l’apertura del testamento, hanno raggiunto una quota pari al 53% di Fininvest. A loro andrà anche il 60% delle altre proprietà.

Il restante 47% di Fininvest verrà diviso in parti uguali tra gli altri tre figli: Barbara, Eleonora, e Luigi, avuti con Veronica Lario. Il Cavaliere ha poi donato 100 milioni al fratello Paolo e 100 alla compagna Marta Fascina. Per l’amico Marcello Dell’Utri un lascito di 30 milioni «per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me».

Oltre al testamento, messaggio d’amore per i figli (eccetto Luigi)

Nel testamento, scritto a mano da Silvio Berlusconi mentre stava andando al San Raffaele il 19 gennaio 2022, c’è anche una lettera rivolta ai figli. «Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue», scrive l’ex premier. E conclude: «Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà». La lettera è su carta intestata ‘Silvio Berlusconi’ e ‘Villa San Martino’.
Curiosamente, tra i figli nominati non viene menzionato Luigi, il più giovane.

Una lettera d’amore di Silvio Berlusconi, allegata al testamento, per i suoi figli
Chi è Marcello Dell’Utri, compagno di banco all’università di Silvio Berlusconi

Nato a Palermo, Marcello Dell’Utri (81 anni) si è diplomato al liceo classico, proseguendo in seguito gli studi a Milano, dove ha conseguito una laurea in Giurisprudenza.

Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi

Il suo rapporto con Silvio Berlusconi non è nato negli anni della politica, ma ai tempi dell’università. I due avevano pochi anni di differenza e nel 1964, a 23 anni, Dell’Utri inizia a lavorare per Berlusconi in qualità di segretario. Nel 1977, diventa amministratore delegato della Bresciano Costruzioni. Sempre fianco a fianco con l’amico Silvio, nel 1984 Dell’Utri viene  nominato amministratore delegato di Publitalia ’80. La società, impegnata nella raccolta pubblicitaria e interna al gruppo Fininvest, oggi è diretta da Marina Berlusconi, primogenita del fondatore di Mediaset.

«Non me l’aspettavo» – afferma Dell’Utri in seguito all’apertura del testamento e alla notizia del lascito di 30 milioni a suo nome- « nonostante il profondo rapporto di amicizia che ci legava. Sono sorpreso, non è una cosa che capita tutti i giorni».

Tre testamenti: il primo nel 2006, ultimo nel 2022

Sono tre i testamenti di Silvio Berlusconi depositati dal notaio Roveda di Milano.

  • Il primo, del 2 ottobre 2006, riguarda la destinazione della parte di eredità disponibile, che viene lasciata in parti uguali ai figli Marina e Pier Silvio, mentre la parte rimanente viene divisa tra tutti i cinque figli sempre in parti uguali.
  • Il secondo testamento è del 5 ottobre 2020, in cui Berlusconi aggiunge il lascito di 100 milioni al fratello Paolo.
  • Il terzo è in forma di lettera e risale al 19 gennaio 2022, e contiene l’ulteriore lascito per Marta Fascina di 100 milioni, e per Marcello Dell’Utri, pari a 30 milioni.
Francesca Daria Boldo

Nata e cresciuta tra le Dolomiti Bellunesi, Patrimonio UNESCO, classe ’96. Scorpione di segno e di fatto: empatica, estroversa ed energica (un po' rivoluzionaria). Laureata in Filosofia e specializzata alla magistrale di Editoria e Giornalismo all’Università degli studi di Verona, collaboratrice del quotidiano scaligero L’Arena e giornalista praticante per MasterX. Fin da piccola, annotare su un foglio bianco il mio punto di vista sul mondo e interrogarmi su mille perché è sempre stato il mio passatempo preferito e lo è anche adesso. La mia ambizione? Diventare una giornalista televisiva. Quando? Senza fretta ma senza sosta.

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