Air France avrebbe deciso di tirarsi fuori dalla partita per il salvataggio di Alitalia. La scelta complicherebbe la ricerca di un partner industriale per Fs nell’operazione che punta al rilancio della compagnia aerea. «Le informazioni su Air France che avevo sono precedenti a questa vicenda. Sto seguendo il dossier Alitalia da diversi mesi. L’entusiasmo di Air France non si è raffreddato adesso. Il lavoro che sta facendo Trenitalia è con altri partner», dichiara il vicepremier Luigi di Maio.
Intanto, un portavoce del gruppo Air France – Klm – Delta Air Lines, ha dichiarato all’Adnkronos che «sul dossier Alitalia non c’è stata ancora una formalizzazione dell’eventuale decisione di intervenire nell’operazione. È Delta Air Lines che sta conducendo le trattative ed ha chiesto ad Air France-Klm di scendere in campo entrando nel capitale. Da parte del gruppo franco–olandese c’è una scarsa propensione all’investimento e il suo sarebbe un intervento nelle retrovie. C’è l’interesse che Alitalia rimanga nell’alleanza Slyteam e nella joint venture transatlantica ed è sulla base di questo presupposto che Air France-Klm valuta le modalità di un sostegno a Delta».
La crisi tra Italia e Francia
La decisione, secondo il Sole 24 Ore, è «dovuta a motivi politico-istituzionali» e arriva dopo il richiamo, da parte dell’Eliseo, dell’ambasciatore francese a Roma alla luce delle tensioni con l’Italia. «Attacchi senza precedenti dal governo italiano», dichiara il portavoce del ministero degli Esteri di Parigi. «La Francia è oggetto da diversi mesi di accuse ripetute, attacchi senza fondamento, dichiarazioni oltraggiose», continua il comunicato. «La campagna per le elezioni europee non può giustificare la mancanza di rispetto per ogni popolo o la sua democrazia. Tutti questi atti creano una situazione seria che mette in discussione le intenzioni del governo italiano nei confronti della sua relazione con la Francia».
Le reazioni di Giuseppe Conte e Sergio Mattarella
Intanto il premier Giuseppe Conte, rientrato in Italia dal Libano, ha dichiarato che: «Il rapporto tra Italia e Francia ha radici antiche e non può essere messo in discussione da contingenze». Ha inoltre precisato che il vicepremier Luigi di Maio, incontrando il leader dei gilet gialli, abbia agito come capo politico e non come esponente del governo. Dal Quirinale fanno sapere che, il capo dello Stato, appena rientrato a Roma dalla visita in Angola, spera che si ristabilisca un clima di fiducia con i Paesi amici e alleati e sostiene con forza la necessità di difendere e preservare i rapporti di amicizia con la Francia.
I commenti di Matteo Salvini
A commentare la vicenda è stato anche il vicepremier Matteo Salvini che si dice disponibile «a incontrare il presidente Macron e il governo francese, sederci a un tavolo e affrontare, per quanto riguarda le mie competenze, tre questioni fondamentali: stop con i respingimenti alle frontiere, stop con terroristi italiani e basta con il danneggiamento dei nostri lavoratori pendolari che sono vessati ogni giorno alle frontiere francesi da controlli che durano ore».