Gerusalemme, i leader del mondo ricordano la Shoah

Summit a Gerusalemme per il 75esimo anniversario dalla liberazione dei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Alla cerimonia si sono riuniti oltre 40 capi di Stato, tra cui il presidente Sergio Mattarella, Emmanuel Macron, Vladimir Putin, il principe Carlo e il segretario di Stato Usa Mike Pence. Ad accoglierli il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente dello stato di Israele Reuven Rivlin. La cerimonia si è tenuta al Museo di Yad Vashem. Si tratta del quinto forum mondiale sulla Shoah, dal titolo Ricordare l’olocausto: combattere l’antisemitismo.

Assenza della Polonia

Tra gli assenti la Polonia. Il presidente polacco Andrzej Duda ha riferito che gli organizzatori dell’evento non gli hanno dato la possibilità di tenere un discorso. La Polonia, dal canto suo, si prepara alla manifestazione del 27 gennaio a Varsavia, dedicata proprio alla Giornata della memoria.

Le parole di Sergio Mattarella

«La cerimonia di oggi con tanti capi di Stato sarà un richiamo a tutto il mondo perchénon si abbassi mai la guardia contro l’antisemitismo, la violenza e il fascismo» ha dichiarato il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella al presidente israeliano Reuven Rivlin. «È importante – prosegue Mattarella – che avvenga a Gerusalemme. Quando sono avvenuti quegli orrori eravamo entrambi già al mondo e per questo siamo così sensibili e vigilanti verso questo problema, perché abbiamo percepito fin da bambini gli orrori di quel periodo».

Netanyahu: “Il mondo 80 anni fa ci ha girato le spalle”

Il primo ministro israeliano ha ricordato che 80 anni fa il popolo ebraico, vittima di una vera e propria carneficina, è stato ignorato dal resto del mondo: «Non possiamo prendere alla leggera le minacce di distruzione, dobbiamo affrontarle quando sono ancora piccole. E soprattutto, seppur apprezziamo grandemente l’aiuto degli amici, dobbiamo difenderci da soli». Netanyahu ha espresso poi forte preoccupazione per l’incerta posizione dei leader mondiali contro l’lran, definendo il regime di Teheran come il «più antisemita del pianeta». Infine ha ringraziato il presidente americano Donald Trump e il vice Mike Pence perché «si confrontano con i tiranni di Teheran, i quali minacciano la stabilità del Medio Oriente e del mondo».

Putin: “I nostri popoli uniti dalla Shoah”

Atteso alla cerimonia anche il presidente russo Vladimir Putin, che ha inaugurato insieme a Netanyahu il monumento agli eroi della Leningrado assediato a Gerusalemme. La Shoah è «una tragedia che condividiamo entrambi» ha dichiarato Putin ricordando che «il popolo sovietico e gli ebrei dell’Urss sono morti e hanno sofferto molto durante la guerra». Il presidente russo ha infine sottolineato che «non sappiamo dove finisca l’antisemitismo, dobbiamo stare in guardia e bisogna opporci».

La cerimonia è terminata con l’accensione di una fiamma da parte dei superstiti dell’Olocausto, in ricordo alle vittime della Shoah.

Carolina Zanoni

NATA NELLA GIORNATA MONDIALE DELLA LIBERTÀ DI STAMPA, NON AVREI POTUTO SCEGLIERE UNA STRADA DIVERSA. LAUREATA IN LETTERE ALL'UNIVERSITÀ DI VERONA, OGGI SONO GIORNALISTA PRATICANTE PER MASTERX IULM-MEDIASET. SONO APPASSIONATA DI POLITICA, ANCHE EUROPEA. HO COLLABORATO CON “TOTAL EU”, “ITALPRESS” E “DIRE” ALL'INTERNO DELLE ISTITUZIONI EUROPEE A BRUXELLES E A STRASBURGO. Mi PIACE INTERVISTARE E STAR DIETRO LE QUINTE A RACCONTARE LE DINAMICHE DEL PIÙ INTRIGANTE SPETTACOLO (O CIRCO) DEL MONDO: LA POLITICA.

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