Credit Suisse, i conti segreti da 88 miliardi di euro

Suisse Secrets è un’inchiesta internazionale che ha svelato l’identità di 18mila conti della società finanziaria svizzera Credit Suisse, per un totale di oltre 100 miliardi di euro. L’istituto ha continuato a fornire i propri servizi nonostante gli scandali, le regole sulla tracciabilità e sulla trasparenza.

L’indagine

Dittatori che hanno scatenato le Primavere arabe. Un generale algerino che guidava le torture durante la guerra civile. Politici corrotti che hanno sottratto milioni alle casse pubbliche. Narcotrafficanti e trafficanti di esseri umani. Anche un italiano che riciclava denaro per l’Ndrangheta.

Queste le identità dei titolari di una serie di conti, a cui l’istituto svizzero ha continuato a fornire i propri servizi nonostante le regole sulla tracciabilità dei fondi e la trasparenza delle attività che li hanno prodotti.

Una reporter di Occrp (Organized Crime and Corruption Reporting Project) si è finta una potenziale cliente, interessata a depositare una grossa somma di denaro, chiedendo riservatezza estrema. Un dirigente dell’istituto di credito l’ha rassicurata. Questo, infatti, ha spiegato che solo un numero limitato di persone interne alla banca avrebbe avuto accesso alle informazioni sul suo conto.

Cos’è Suisse Secrets?

Suisse Secrets è un’inchiesta internazionale condotta da oltre 152 giornalisti di 39 paesi. Sono stati coordinati dalla testata tedesca Süddeutsche Zeitung e OCCRP, il progetto di investigazione sulla corruzione e il crimine organizzato. L’Italia ha partecipato con IrpiMedia, sito di giornalismo investigativo, e La Stampa.

La Credit Suisse

I giornalisti hanno rastrellato migliaia di dati bancari e intervistato decine di banchieri, legislatori, procuratori, esperi e accademici, e ottenuto centinai di documenti giudiziari e finanziari. «Ritengo le leggi sul segreto bancario svizzero immorali. Il protesto di proteggere la privacy finanziaria è semplicemente una foglia di fico che nascondeva il vergognoso ruolo delle banche svizzere quali collaboratori degli evasori fiscali», così ha dichiarato il leak, la fonte anonima, ai giornalisti.

Credit Suisse respinge le accuse

Credit Suisse ha respinto le accuse di illecito, ribadendo di aver rispettato le regole. «Abbiamo adottato negli ultimi anni una serie di misure significative in linea con le riforme finanziarie della Svizzera, anche per combattere il crimine finanziario», ha dichiarato ed ha aggiunto che sono state analizzate informazioni incomplete estrapolate dal contesto

Carlotta Bocchi

Un libro nello zaino e una canzone nella testa. Scarpe comode per vagare nella mia città, Milano, accogliente e ostile allo stesso tempo. Sono appassionata di cronaca, mafie e criminalità, migrazioni e tematiche sociali.

No Comments Yet

Leave a Reply