Si apre un nuovo capitolo della storia tra il Comune di Milano e i club di Inter e Milan per il nuovo stadio. Due i progetti presentati dal presidente rossonero Paolo Scaroni e dall’amministratore delegato nerazzurro Alessandro Antonello a Palazzo Marino nella mattinata di martedì 21 gennaio. La vera novità sta nella proposta della creazione di uno sport district, aperto a tutti e gratuito, dedicato a calcetto e basket, atletica e arrampicata: un modo per salvare San Siro.
La porzione del Meazza sottratta alla demolizione dovrebbe ospitare il museo del calcio e negozi. Secondo quanto dichiarato dai rappresentanti dei club all’uscita da Palazzo Marino, l’incontro, a differenza di quelli precedenti, è stato positivo. Scaroni e Antonello si sono confrontati con gli assessori a Urbanistica e Sport Pierfrancesco Maran e Roberta Guaineri, oltre che con il direttore generale del Comune, Christian Malangone.
L’incontro
La riunione aveva lo scopo di rinnovare la trattativa, che da mesi è in corso tra Palazzo Marino e le due squadre milanesi, per la costruzione di un nuovo stadio accanto allo storico Meazza. Il Comune, guidato da Beppe Sala, aveva rifiutato categoricamente la possibilità del totale abbattimento di San Siro proposto nel primo masterplan. Inoltre, il Sindaco aveva specificato che la funzione sportiva dello stadio doveva essere mantenuta. Da qui la nuova trattativa, che prevede la conservazione di almeno una parte di uno dei simboli di Milano, per dedicarlo a funzione sportive non professionistiche e poi a intrattenimento e innovazione, conservandone però la memoria storica.
Ciò che emerge dall’ultimo incontro tra club e Comune è che, dopo i durissimi scontri dei mesi scorsi, si sia aperto un nuovo spiraglio per un’intesa futura. La strada è ancora lunga e in salita, con molti nodi irrisolti, a partire dalle volumetrie ritenute eccessive da Palazzo Marino e dal piano economico presentato da Milan e Inter. Un nuovo incontro tra le parti dovrebbe avere luogo a breve.