In Spagna verrà rimborsato il 100% del costo di biglietti e abbonamenti sui treni a breve e media percorrenza controllati dallo Stato. È questa una delle misure annunciate dal premier spagnolo Pedro Sanchez per alleggerire il peso dell’inflazione e del caro energia. Il provvedimento sarà in vigore dal 1° settembre al 31 dicembre con un doppio obiettivo: da un lato la riduzione dei consumi di carburante, dall’altro l’incentivazione del trasporto pubblico.
Le altre misure “anti-inflazione”
In aggiunta al rimborso del 100% del costo dei treni, il Governo spagnolo ha stanziato altri fondi nel settore della mobilità. Da settembre a dicembre, infatti, le tariffe del trasporto pubblico locale avranno uno sconto del 30%, che le comunità autonome o le singole città potranno portare fino al 60%. «Sono perfettamente cosciente delle difficoltà quotidiane della maggioranza della popolazione, dato che il salario vale sempre meno e il paniere diventa ogni volta più caro», ha commentato il premier spagnolo Sanchez.
Le altre misure del governo contro il caro energia riguardano l’uso dei climatizzatori, il ricorso allo smartworking e l’applicazione di imposte straordinarie sugli extra-profitti delle società energetiche e dei grandi gruppi finanziari.
Il successo del “9 euro ticket”
Il provvedimento spagnolo non è il primo messo in campo in Europa per ridurre i consumi energetici e l’uso dell’automobile. Il caso più lampante è senz’altro l’introduzione in Germania del “9 euro ticket“, un abbonamento mensile che con soli 9 euro permette di viaggiare ovunque, all’interno del Paese, utilizzando mezzi di trasporto pubblico. Dall’introduzione della misura, valida fino a fine agosto, sono stati venduti oltre 21 milioni di nuovi abbonamenti. Un numero al di sopra delle migliori aspettative, al punto che sono in tanti ora a chiedere una proroga del provvedimento anche per l’autunno. L’ostacolo più grande, al momento, sembra essere l’elevato costo della misura: oltre un miliardo di euro al mese.
E in Italia?
Il nostro Paese non ha adottato nessuna misura a livello nazionale per rendere gratuito – o più economico – il trasporto pubblico. Gli unici provvedimenti di questo genere sono stati introdotti a livello locale. A Livigno, per esempio, il Comune ha reso gratuito per tutti l’uso degli autobus in città. Genova, invece, ha iniziato lo scorso dicembre a introdurre la gratuità di tutti i mezzi di trasporto pubblico: autobus, funicolari e metropolitana. La misura avrebbe dovuto concludersi il 31 marzo. Il continuo aumento dei costi dell’energia, però, ha convinto l’amministrazione comunale a prorogarla fino a fine luglio.