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Sotto Piazza San Marco trovati i resti di un castello medievale

Un viaggio nel tempo: questo è ciò che ci offrono gli scavi archeologici condotti sotto Piazza San Marco a Venezia, rivelando i resti di un castello medievale che sorgeva prima dell’attuale Palazzo Ducale. Un muretto di pietre e una torretta sono tutto ciò che rimane della fortezza che, nell’Alto Medioevo, rappresentava il centro del potere politico della Serenissima nascente.

La scoperta: un castello prima di Palazzo Ducale

Negli ultimi giorni, durante i lavori per mettere in sicurezza la piazza dall’acqua alta, è emerso un muretto lungo due metri, realizzato con pietre di recupero accatastate una sull’altra. Questo reperto, situato nella Piazzetta San Marco, davanti al Palazzo Ducale e alla Biblioteca Marciana, risale a prima dell’anno Mille. Gli esperti ritengono che possa rappresentare ciò che resta dell’antico castello che dominava la zona prima dell’edificazione del Palazzo Ducale, i cui lavori iniziarono verso la metà del 1300.

Secondo l’archeologa Sara Bini, che coordina gli scavi, «questo ritrovamento dimostra l’esistenza di una struttura possente, confermata anche dalla scoperta di una torretta a poca distanza». Il muretto si trova vicino alla futura casa del Doge, suggerendo che potesse appartenere alla fortezza medievale. Inoltre, il materiale utilizzato è simile a quello delle pareti di una chiesa, forse la chiesetta di San Giminiano, che un tempo sorgeva davanti all’attuale Caffè Quadri.

Piazza San Marco nell’Alto Medioevo

La stratificazione delle pavimentazioni ha permesso agli archeologi di ricostruire un quadro suggestivo della Venezia delle origini. Piazza San Marco era attraversata dal Rio Batario, un canale che ne definiva il paesaggio, mentre la darsena ospitava le galee che entravano ed uscivano dalla Laguna. Al centro della piazza, la fortezza costituiva un baluardo difensivo e politico, simile a quanto accadeva in molte città medievali.

Gli scavi a Piazza San Marco (Venezia)

Anche il campanile, presente già all’epoca, rimane un enigma: prima dell’attuale, ricostruito dopo il crollo del 1902, ne esisteva uno risalente all’Ottavo secolo, ma la sua posizione esatta non è ancora chiara. La Basilica di San Marco, nella sua forma attuale, risale al 1200, ma la costruzione della chiesa originaria iniziò nell’828, quando giunsero a Venezia le reliquie di San Marco.

Un puzzle storico in evoluzione

Ogni nuovo reperto rappresenta un tassello in più per ricostruire la storia della Serenissima. Gli scavi, iniziati nel 2023, fanno parte di un progetto della Soprintendenza di Venezia finanziato con quasi 300.000 euro dal Ministero della Cultura. Grazie a queste risorse, è possibile condurre ricerche suddivise in trenta lotti, di cui questo è il ventunesimo.

«Gli scavi ci permettono di scoprire cosa si cela sotto una piazza famosa in tutto il mondo per ciò che mostra sopra la pavimentazione, ma che custodisce ancora moltissimo sotto di essa», spiega Sara Bini. Le analisi successive aiuteranno a determinare con precisione l’origine e la funzione dei reperti, arricchendo la comprensione delle origini di Venezia.

Elena Cecchetto

📍Milano 👩🏼‍🎓Comunicazione, Media e Pubblicità ⚽️ Quando lavoro mi trovi allo stadio, quando non lavoro pure

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