Smog, rientra l’allarme a Milano: revocato il blocco alle auto

La pioggia e il vento del week end hanno fatto bene all’aria milanese. Dopo settimane allarmanti, i livelli di inquinamento sono rientrati nella norma: Milano può dire stop al blocco del traffico.

L’annuncio arriva al termine dell’incontro avvenuto in Prefettura tra il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e l’Assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo, durante il quale è emerso come – per due giorni consecutivi – i valori medi di Pm10 sono stati al di sotto del limite previsto.

È certamente soddisfatto del miglioramento dell’aria l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, che spiega: «Tutto questo conferma che la criticità dei giorni passati è legata a condizioni climatiche sfavorevoli, non appena il clima diventa più amico i valori della qualità dell’aria rientrano sotto i limiti, a conferma dell’efficacia e l’adeguatezza dei provvedimenti adottati da Regione Lombardia.»

STOP DEI DIVIETI

Da martedì 21 gennaio, sono dunque revocati i divieti e le limitazioni anti-smog di primo e di secondo livello nei comuni con più di 30.000 abitanti e in quelli aderenti su base volontaria nelle province di Milano, Cremona, Pavia, Lodi e Mantova.

Restano invece in vigore le misure di primo livello nei comuni coinvolti nella provincia di Monza e Brianza. In questo caso la revoca verrà rivalutata qualora si registrassero valori sotto la soglia, uniti a previsioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti, come previsto dalla disposizione del 18 settembre 2017 e da quella del 30 ottobre 2018.

 IL PROTOCOLLO ARIA

L’emergenza smog a Milano aveva inaugurato il 2020. Già il primo gennaio i dati erano più che allarmanti: 145.6 di Pm10, contro una soglia minima di 50 microgrammi per metro cubo. Per porre rimedio era scattato il cosiddetto “Protocollo Aria”, che aveva determinato il blocco del traffico quasi totale coinvolgendo i Diesel euro 4 e tutti gli Euro 0,1,2 e 3.

L’ordinanza prevedeva inoltre l’obbligo di spegnimento dei motori in sosta, regolava il riscaldamento domestico, con limitazione all’uso di generatori a biomassa legnosa di classe inferiore ‪alle 2 stelle compresa, prevedeva la riduzione di 1 grado delle temperature nelle abitazioni e per quanto riguarda l’agricoltura imponeva il divieto di spandimento di liquami zootecnici e il divieto assoluto di combustioni all’aperto (accensione di fuochi, falò, barbecue, fuochi d’artificio).

LE PROPOSTE DEL SINDACO SALA

Dopo la proposta – che ha spaccato l’opinione pubblica –  di vietare il fumo all’aperto entro il 2030 e, ancor prima, nelle fermate dei mezzi pubblici di superficie e nelle code per i servizi comunali, come forma di lotta all’inquinamento atmosferico, il sindaco Beppe Sala rilancia proponendo uno stadio completamente smoke free  in tempi «non lunghi».

«Se sono alla fermata del bus o se sono allo stadio non ho la libertà di spostarmi se il fumo mi dà fastidio, quindi da questo punto di vista il divieto è una restituzione di diritti a coloro a cui il fumo come minimo dà fastidio, probabilmente fa anche male, e non hanno possibilità di evitarlo» ha dichiarato il primo cittadino.

CITTA’ “SMOKE FREE”, OK DEL MINISTRO COSTA

È «concettualmente favorevole» alla proposta il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che a Milano ha precisato che «i fondi per gli investimenti per l’ambiente ci sono e sono tanti, i progetti ci sono, adesso vanno trasferiti sul territorio al più presto».

Benedetta Piscitelli

Mi interessano le persone, le loro storie, l’attualità raccontare fatti per creare opinioni. Dubito spesso e non mi accontento mai della prima versione dei fatti: per molti è un difetto, io provo a farne una professione. Vivo on-line frequentando gli ambienti social ma preferisco il giornalismo retrò, quello attivo tra la gente. Laureata in Scienze della Comunicazione, sono diventata giornalista pubblicista a Napoli, dove ho fatto la vera gavetta nell’emittente regionale Canale21. Qui ho imparato prima a chiudere un servizio, poi a fare collegamenti in diretta e infine a condurre il telegiornale. Dal 2018 collaboro con l’edizione casertana de Il Mattino. Attualmente sono praticante presso la Scuola di giornalismo IULM di Milano.

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