Biblioteca Braidense, nel 2022 ci sarà un solo bibliotecario

In Italia la situazione delle biblioteche è a rischio. A lanciare l’allarme è James Bradburne, direttore generale della pinacoteca di Brera e della biblioteca Braidense di Milano, durante la presentazione delle nuove iniziative per il 2020.

La storica biblioteca meneghina è tra le più importanti in Italia, dopo quella nazionale di Roma e Firenze. Più di un milione e 500mila volumi sono raccolti al suo interno, di cui centoventi mila stampati prima del ventesimo secolo e oltre duemila manoscritti. I visitatori hanno raggiunto i 125mila nell’ultimo anno.

Ma, nonostante i numeri, la situazione rimane difficile. Nel 2005 alla Braidense si contavano 145 dipendenti, di cui 32 bibliotecari. Se non si troverà una soluzione, nel 2022 rimarranno 27 dipendenti e un solo bibliotecario. «È un trend non sostenibile» , ha spiegato Bradburne durante la conferenza.

In più, a causa di un sostegno inadeguato, anche alcuni servizi quotidiani della biblioteca stanno andando lentamente in crisi: la sala di consultazione, quella dei manoscritti e il servizio di consegna sono passati dall’essere aperti tutti i giorni ad avere uno o più giorni di chiusura. A riferirlo è la direttrice della Braidense, Maria Goffredo, sempre in occasione della spiegazione delle nuove proposte per quest’anno.

Il piano per il futuro

Per salvaguardare la grande ricchezza della Braidense, «dobbiamo trovare un sostegno e sono sicuro che c’è» ha spiegato Bradburne. Il direttore generale sottolinea che i contributi statali arrivano, ma non sono sufficienti a coprire tutti i costi e spesso vengono destinati solamente a lavori interni, come ad esempio la climatizzazione.

Inoltre, a differenza dei musei, la biblioteca non può nemmeno contare sui ricavi della biglietteria. È per questo motivo che Bradburne pensa ad una soluzione mista: lo Stato dovrebbe procedere a nuove assunzioni e i privati dovrebbero aiutare finanziariamente l’istituzione pubblica. L’ obbiettivo per il 2020, è arrivare a 300mila euro grazie agli sponsor, così da poter poi affidare alcuni servizi a cooperative e archivisti.

Elisabetta Murina

23 anni. Nata e cresciuta a Milano. Dopo la laurea in Linguaggi dei media all'Università Cattolica, inizio il mio percorso al master in giornalismo IULM. Ora scrivo su MasterX. La prima esperienza in un periodico femminile, dove l'interesse verso questo mondo è cresciuto sempre di più. Grande appassionata di moda, spettacolo e arte in ogni sua forma. Curiosa di natura e sempre in cerca della verità.

No Comments Yet

Leave a Reply