Si scrive Jannik Sinner, si legge numero uno. Se la partecipazione al Six King Slam poteva essere legata solo al denaro, l’Arabia si è rivelata l’ennesimo palcoscenico sul quale brillare. Prima il 6-0; 6-3 a Daniil Medvedev, poi la sontuosa semifinale contro Novak Djokovic e infine la rimonta contro Carlos Alcaraz.
Una stagione da sogno, che l’altoatesino chiuderà in testa al ranking mondiale, dove è attualmente in vetta da 23 settimane consecutive. Con sette titoli Atp in un anno solare, Jannik ha potuto festeggiare nelle mura di casa durante l’Atp finals di Torino.
L’emozione di Jannik
Le lacrime della Madre
La coppa alzata da numero uno al mondo.
Momenti indimenticabili!
Grazie Jannik!#sinner #NittoATPFinals pic.twitter.com/keTxt5UBGj— 🐾DanySpina🐶 (@TrueLoveDany) November 11, 2024
Davanti a mamma Siglinde e papà Hanspeter, visibilmente commossi durante la premiazione del figlio, Jannik ha ricevuto il trofeo dal presidente Atp Andrea Gaudenzi e dall’ex campione Boris Becker, che ha definito l’altoatesino «un campione di determinazione che resterà lassù a lungo».
Lì, proprio dove lo scorso anno vinse contro Nole e impazzì la Sinner-mania. Una casualità, che dietro a sé rivela la chiusura di un ciclo. E se il passato del tennista è ormai storia, il domani è ancora tutto da scrivere. Quel che è certo è che per Jannik il futuro è più roseo, anzi azzurro, che mai.
ATP FINALS, COME FUNZIONA E QUANDO GIOCA SINNER
Cominciate il 10 novembre 2024 al Palalnalpi di Torino, le finals andranno in scena fino al 17 novembre. Al vincitore spetteranno 2.100.000 di euro, che saliranno fino a 4.505.000 se conquisterà il titolo da imbattuto. La formula prevede due gironi, durante il quale ciascun giocatore affronta gli altri tre in match al meglio dei due set, con tie break in ogni parziale. Successivamente il primo di un girone si scontra con il secondo dell’altro e viceversa.
Ad aprire il torneo è stato proprio Sinner, a cui sono bastati due set per mandare ko Alex De Minaur. Fra cori e tifo di casa, Jannik ha portato il suo score contro l’australiano a sette vittorie su sette. La prima era arrivata proprio in Italia, quando i due si sono scontrati nella finale Next Gen. Nella seconda partita del girone, in scena martedì 12, invece affronterà Taylor Fritz, testa di serie numero cinque. Il precedente sorride a Sinner: solo qualche mese fa, sul campo di New York, aveva battuto l’americano 3-0 in occasione della finale dell’US Open, conquistando così il suo secondo Slam stagionale.
WTA, 17 TITOLI ANCHE PER LA N.1 SABALENKA
Anche nel femminile a chiudere da n.1 al mondo a fine anno sarà la regina del cemento: Aryna Sabalenka. Per la tennista bielorussa è la seconda volta in carriera in testa al ranking, dopo le 8 settimane da migliore al mondo a seguito del successo all’Us Open nel 2023.
Quest’anno, quindi, è la prima volta che la bielorussa chiuderà la stagione da n.1, dopo aver interrotto il dominio di 50 settimane di Iga Swiatek. Lo scorso 21 ottobre la polacca era infatti stata penalizzata per non aver disputato il numero sufficiente di tornei, vedendosi decurtare il peggior risultato ottenuto in un 1000. Perdendo contro Coco Gauff nella seconda partita del girone delle Wta Finals, Swiatek ha consegnato matematicamente il primato stagionale a Sabalenka.
Ricapitoliamo un attimo com’è la situazione con questi due:
• Entrambi hanno vinto 17 titoli in carriera
• Sabalenka ha vinto 7 titoli WTA 1000 in carriera e 4 titoli nel 2024, Sinner ha vinto 4 Masters 1000 in carriera e 7 titoli nel 2024
• I titoli vinti da Sabalenka nel… pic.twitter.com/MFfR6bxvlK— Quindici Zero 🎾 (@quindicizero) October 13, 2024
Oltre a condividere la prima posizione nei rispettivi ranking, la tennista bielorussa e Jannik Sinner sono autori di una stagione quasi speculare, almeno dal punto di vista dei tornei vinti. Sette sono i trofei conquistati da Sinner, sette sono le finali disputate da Sabalenka. Quattro di queste sono state vinte dalla bielorussa che si è aggiudicata due Slam, l’Australian Open e l’US Open, e i Wta 1000 di Cincinnati e di Wuhan. I primi tre titoli Sabalenka li ha ottenuti sugli stessi campi in cui ha trionfato anche Sinner. E mentre la bielorussa batteva Zheng nella finale del torneo cinese, a 842 km di distanza l’altoatesino conquistava Shanghai, sconfiggendo per la quarta volta Novak Djokovic. Insomma, a rendere i due tennisti i più forti al mondo l’indiscussa superiorità sul cemento e una costanza di rendimento senza eguali.