La vittoria al Festival di Sanremo, la fama con il singolo “Soldi”, il primo album di inediti. Mahmood è il fenomeno musicale del momento, il beniamino di una folta schiera di fan, ma anche il centro di tante polemiche, dalle quali tuttavia si è sempre tenuto a debita distanza. In questo clima, il cantante di Gratogoslio (quartiere alla periferia sud di Milano) avrà modo ancora modo di far parlare di sé ed eventualmente di fugare gli ultimi dubbi. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha infatti annunciato che intervisterà personalmente Mahmood giovedì 14 marzo.
La comunicazione è arrivata tramite il profilo Facebook del primo cittadino di Milano, dove ha anche specificato orario e luogo dell’incontro. I due saranno protagonisti di un’intervista presso il “Rocket”, un locale in zona Navigli, alle ore 19. «Per una volta non sarò io l’intervistato, ma chiederò a lui di parlarmi di come vive Milano e di cosa può fare la nostra città per i giovani», ha proseguito Sala nel suo annuncio social.
Giovedì 14 marzo incontrerò Mahmood al ROCKET.Per una volta non sarò io l'intervistato, ma chiederò a lui di parlarmi…
Pubblicato da Beppe Sala su Lunedì 11 marzo 2019
E proprio Giuseppe Sala era stato uno dei primi ad esultare su Twitter per la vittoria di Mahmood alla 69esima edizione del Festival della canzone italiana. «Bravo Mahmood! Con te ha vinto Gratosoglio, Milano e l’Italia. Ti aspetto a Palazzo Marino per congratularmi di persona», aveva scritto. E adesso, nonostante l’incontro non si terrà nella sede dell’amministrazione comunale milanese, la promessa verrà mantenuta.
Bravo @Mahmood_Music! Con te ha vinto Gratosoglio, Milano e l’Italia. Ti aspetto a Palazzo Marino per congratularmi di persona
— Beppe Sala (@BeppeSala) February 10, 2019
Non si tratterà, dunque, di una canonica intervista, bensì di un colloquio aperto ai fan che vorranno incontrare e sentire le parole di Mahmood. E forse anche qualche pezzo live del suo disco d’esordio, “Gioventù bruciata”. «Non vi prometto un duetto – ha scherzato Sala – però se venite in tanti magari lo convinciamo a fare un pezzo».