«Share’n go sospende temporaneamente l’attività di car sharing a Milano». Sono queste le parole con cui l’azienda produttrice delle note macchine elettriche gialle ha annunciato, sulla sua pagina Facebook, la decisione di bloccare il servizio fino a primavera. Nel post, si legge che la ragione principale dello stop è il grande numero di furti e atti vandalici subiti nell’ultimo periodo.
La campagna #stopvandalism
Le auto di Share’n go che percorrono le strade di Milano, sono spesso vittime di atti vandalici da parte di gruppi di ragazzini, per la maggior parte minorenni. I vandali agiscono durante la notte, indisturbati, e spesso lo fanno solo perché fa “figo” mostrare di aver distrutto un’auto. È il caso di un ragazzo, che ha postato sui social una foto che lo ritrae seduto su una macchina appena distrutta.
Non appena lo scatto è apparso su Facebook, l’azienda ha immediatamente segnalato la provocazione e ha invitato le famiglie dei ragazzi a controllare di più i loro figli. Inoltre, Share’n go ha lanciato la campagna di sensibilizzazione #stopvandalism per cercare di fermare ogni atto di inciviltà.
Le soluzioni contro i vandali
Per far fronte al problema, Share’n go ha deciso di installare una scatola nera in ogni auto: un dispositivo che consentirà di controllare il comportamento e la guida di chi noleggia. In questo modo, i futuri guidatori saranno tutelati e si eviteranno altri atti vandalici.
Inoltre, durante il periodo di stop, partiranno anche i lavori di rifacimento delle colonnine di ricarica collocate nelle Isole Digitali di Milano. A questo proposito, Share’n go ha spiegato di voler aspettare che i punti di ricarica tornino efficienti, prima di rendere nuovamente disponibile il servizio di sharing. La società si impegna anche a mantenere i suoi veicoli completamente elettrici, continuando ad offrire un servizio ad impatto zero in termini di inquinamento ambientale.
Infine, l’azienda di car sharing ha chiuso il suo post su Facebook chiedendo «solo un po’ di pazienza», prima di «tornare ad offrire a Milano una mobilità condivisa e sostenibile».