
Una stagione da incorniciare, culminata con la vittoria dello scudetto e ora con un riconoscimento che porta la firma dei suoi stessi colleghi. Simone Inzaghi si è aggiudicato la Panchina d’Oro, il prestigioso premio che ogni anno celebra il miglior allenatore della stagione precedente. Il tecnico nerazzurro ha ottenuto 26 voti, battendo la concorrenza di Gian Piero Gasperini, fermatosi a 14 preferenze, e di Vincenzo Italiano, che ha raccolto 4 voti.
Per Gasperini, però, non è stata una serata amara: il tecnico dell’Atalanta ha ricevuto la Panchina d’Oro Speciale, un riconoscimento dedicato alla storica vittoria dell’Europa League. Tra i premiati anche Fabio Pecchia, che ha conquistato la Panchina d’Argento per la promozione in Serie A con il Parma, e Guido Pagliuca, eletto miglior allenatore della Serie C per aver guidato la Juve Stabia in una stagione da sogno.
Inzaghi: «Un premio che appartiene a tutti»
Un trofeo individuale, certo, ma per Simone Inzaghi il merito è di un gruppo intero, di una squadra che in questi anni ha saputo affrontare ogni sfida.
«Essere votato dai colleghi e ricevere un premio così importante qui a Coverciano è un grande onore» ha dichiarato il tecnico dell’Inter, visibilmente emozionato. «Ma questo riconoscimento non è solo mio. Lo condivido con i miei collaboratori e soprattutto con i miei giocatori, perché in questi quattro anni hanno sempre dato il massimo. Non è semplice affrontare un calendario così fitto, giocando ogni tre giorni, ma loro lo hanno fatto con una professionalità incredibile».
Non poteva mancare un pensiero per chi lo ha sostenuto anche fuori dal campo. «Devo ringraziare anche la dirigenza e la proprietà, che mi hanno sempre dato fiducia, e soprattutto la mia famiglia, che è al mio fianco ogni giorno».

Ora, però, è già tempo di guardare avanti. L’Inter è in corsa su più fronti e Inzaghi sa bene che il periodo decisivo della stagione è appena cominciato. «Ci aspettano tre mesi intensi, con tante partite ravvicinate, sia in Italia che in Europa» ha spiegato. «Sarà una fase emozionante, perché ogni tre giorni avremo sfide durissime. Ma volevamo essere qui, a giocarci tutto, e lo faremo con entusiasmo e voglia di fare bene».
Sul suo futuro in nerazzurro non ci sono dubbi. «Mi sento apprezzato dalla società e sto molto bene all’Inter, così come la mia famiglia a Milano» ha sottolineato. «Noi allenatori siamo sotto giudizio continuo, ogni 72 ore, ma fa parte del nostro mestiere».
Infine, un aggiornamento sulle condizioni di Lautaro Martinez e Marcus Thuram, entrambi alle prese con piccoli problemi fisici. «Stanno lavorando per recuperare» ha detto Inzaghi. «Thuram ha svolto una settimana di cure per un fastidio alla caviglia e speriamo possa tornare in gruppo già domani. Per Lautaro ci vorrà un po’ più di pazienza, ma il recupero sta andando bene e speriamo di riaverlo presto».
Gasperini e il pensiero per Thiago Motta
Pur non avendo conquistato la Panchina d’Oro, Gian Piero Gasperini ha potuto festeggiare un riconoscimento speciale, dedicato alla straordinaria impresa europea dell’Atalanta. Il tecnico nerazzurro ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro di squadra, ricordando l’emozione vissuta con la città di Bergamo.
«Un successo come questo è il risultato del lavoro dell’allenatore, ma anche della società, dello staff e soprattutto della squadra» ha dichiarato. «Dietro c’è anche una città intera. Ripenso alla gioia di Bergamo, alla festa dopo una vittoria che all’inizio sembrava solo un sogno, ma che abbiamo costruito passo dopo passo».
Nel suo intervento, Gasperini ha poi voluto esprimere solidarietà a Thiago Motta, recentemente esonerato dalla Juventus. «Quando un allenatore è in difficoltà, spesso si scatena una gogna mediatica sul piano personale, ed è una cosa che non mi piace» ha sottolineato. «Un pensiero va a tutti i tecnici che vivono momenti difficili e, in particolare, a Thiago in questo momento».
A difendere l’ex allenatore bianconero anche Maurizio Sarri. «Io l’ho votato perché lo scorso anno a Bologna ha fatto il calcio più bello, poi passano tanti mesi e la gente se ne dimentica facilmente».
Panchina d’oro, Sarri: “Ho votato Thiago Motta. Mi divertiva come giocava il suo Bologna”#SkySport #SkySerieA #Sarri https://t.co/CB9RM5yxMD
— skysport (@SkySport) March 24, 2025
Pecchia: «Anche chi non ha creduto in me mi ha aiutato»
Per Fabio Pecchia, la Panchina d’Argento rappresenta il coronamento di un’annata straordinaria, culminata con il ritorno in Serie A del Parma. L’allenatore ha voluto ringraziare chi lo ha accompagnato in questo percorso, ma anche chi, in passato, ha avuto dubbi sul suo lavoro.
«Questo premio è per tutti i miei giocatori, per lo staff e per gli allenatori che ho avuto in carriera» ha dichiarato Pecchia. «Ma voglio ringraziare anche chi, in alcuni momenti, non ha avuto fiducia in me o non ha avuto la pazienza di aspettare. Anche da quelle situazioni si impara e si cresce».