Giornata di disagi per chi ha in programma di viaggiare in aereo in Italia. Per oggi, mercoledì 8 giugno, è infatti prevista una serie di agitazioni che coinvolgono il personale delle compagnie low cost e i controllori di volo.
Le compagnie coinvolte
L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) e la Commissione garanzia sciopero spiegano che ci sarà uno sciopero dalle 8 alle 20 del personale Enav nel centro di controllo d’area di Milano, dei dipendenti di EasyJet e Ita Airways dalle 13 alle 17 e di quelli di Ryanair e Volotea dalle 10 alle 14. In più, a Linate si ferma anche il personale di Techno Sky, la società di logistica e manutenzione di Enav.
Non c’è un bilancio ufficiale dei collegamenti che saranno annullati, ma dovrebbero essere almeno 230 i voli cancellati. Alcune compagnie hanno deciso di avvisare i clienti interessati tramite mail o sms, invitando i passeggeri a controllare lo stato dei voli sul sito. Ita Airways, in particolare, ha attivato un piano straordinario per limitare i disagi, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni.
I motivi dello sciopero
Ottenere un confronto sulle problematiche lavorative e sulle condizioni salariali di piloti e assistenti di volo. Questi gli obiettivi della protesta, che potrebbe solo la prima di una lunga serie. Lo sciopero di oggi è stato infatti indetto dopo aver riscontrato «l’impossibilità ad aprire un dialogo sulle criticità che da mesi affliggono il personale navigante». A dirlo sono i sindacati Filt Cgil e Uiltrasporti, che spiegano le richieste delle singole compagnie. «I lavoratori di EasyJet protestano contro la compressione dei diritti culminata in licenziamenti ingiustificati, contro la mancanza di solidità operativa e contro il totale degrado delle relazioni industriali». Per quanto riguarda Volotea, invece, il sindacato parla invece di «una continua condotta antisindacale portata avanti dalla compagnia».
Tra le questioni aperte, in particolare con Ryanair, ci sono poi «il mancato adeguamento ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale, il perdurare di un accordo sul taglio degli stipendi non più attuale, le arbitrarie decurtazioni della busta paga, il mancato pagamento delle giornate di malattia, il rifiuto della compagnia di concedere giornate di congedo obbligatorio durante la stagione estiva e la mancanza di acqua e pasti per l’equipaggio».
Il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito ha spiegato come serva un «deciso cambio di rotta», altrimenti le azioni di protesta continueranno. Per il mondo del settore aereo potrebbe dunque essere un’estate molto calda. Forse solo l’inizio di una situazione che rischia di compromettere le vacanze degli italiani.