Benito Mussolini non è più cittadino onorario di Sarno. Il Consiglio comunale del paese in provincia di Salerno ha tolto il riconoscimento al Duce, ratificando la proposta della maggioranza di centrosinistra approvata dalla Giunta il 25 aprile scorso, giorno della festa della Liberazione.
Con sedici voti favorevoli, quattro contrari e un astenuto, l’assise cittadina ha revocato così l’omaggio a Mussolini. Una decisione arrivata, dopo mesi di dibattito, per via dell’incompatibilità con i valori di cui il Comune di Sarno e la sua comunità sono oggi portatori.
La cittadinanza onoraria fu conferita a Mussolini il 23 maggio 1923, pochi mesi dopo la sua ascesa al potere. «Abbiamo votato un atto di libertà. Sarno è una città democratica, è la città di Giovanni Amendola», ha spiegato il sindaco Giuseppe Canfora. Secondo numerosi storici, il Duce è infatti considerato il mandante dell’aggressione che nell’aprile del 1926 causò la morte di Amendola, politico tra i più strenui oppositori del fascismo, originario proprio di Sarno e a cui è intitolata l’aula consiliare del Comune.
«Abbiamo votato questa revoca – ha continuato il sindaco di Sarno – anche per chi, nel 1923, non si poteva opporre. I documenti cartacei restano, sono parte della storia di questa città. Costruiamo il presente e il futuro con esempi di democrazia per le nuove generazioni». Nell’aula consiliare era presente anche una delegazione dell’Anpi che al termine della votazione ha intonato Bella Ciao.