Santanchè in Senato: “Non sapevo di essere indagata”

Daniela Santanchè è indagata dallo scorso 5 ottobre nell’inchiesta milanese su Visibilia Editore, il gruppo che ha fondato, presieduto e amministrato fino a gennaio del 2022. L’accusa a suo carico sarebbe di falso in bilancio nella gestione tra il 2016 e il 2020.

L’informativa in Senato
Mercoledì 5 luglio, Santanchè aveva tenuto un’informativa in Senato per difendersi dalle accuse sulla gestione delle sue attività imprenditoriali, emerse a séguito dell’inchiesta andata in onda sul programma di Rai 3 Report. Nell’informativa, Santanchè ha parlato dell’indagine da parte della procura di Milano. E ha specificato di non essere «stata raggiunta da alcun avviso di garanzia». Santanchè, inoltre, ha ribadito che nemmeno i suoi avvocati avevano ricevuto conferme dalla procura di un’indagine a suo carico.
Quando si riceve l’avviso di garanzia

Il ministro dice di non aver ricevuto l’avviso di garanzia. Noto anche come “informazione di garanzia”, si tratta della comunicazione che una procura fa a una persona sotto indagine. Tuttavia, la procura non è tenuta a mandare l’informazione in ogni caso: lo fa solo quando «deve compiere un atto al quale il difensore ha diritto di assistere», per esempio un interrogatorio o una perquisizione. È insomma possibile che Santanchè non l’avesse ricevuta.

Nemmeno gli avvocati sapevano

Nella nota inviata alle agenzie la sera di mercoledì 5 luglio, la senatrice ha scritto che i suoi avvocati avevano effettuato le verifiche a dicembre del 2022. Ma, in base al codice di procedura penale, i pubblici ministeri possono decidere di rendere segreta l’indagine su una persona, a patto che questo periodo non superi i tre mesi.

Perché nessuno sapeva

È possibile che gli avvocati di Santanchè a dicembre non potessero sapere delle indagini perché erano segrete. Tuttavia, se avessero verificato solo poche settimane dopo,  probabilmente avrebbero potuto saperlo. I giornali avevano dato la notizia dell’indagine a carico di Santanchè il 2 novembre del 2022, ma l’indagine stessa era stata aperta alcune settimane prima.

Andrea Achille Dell'Oro

Lecco, classe '98. Provinciale all'anagrafe, cosmopolita e poliglotta per vocazione. Di formazione classica, mi laureo con lode in lingue e letterature straniere (portoghese e russo) con una tesi sul cinema sovietico. Cultore della storia contemporanea e della letteratura greca, ossessionato dalla italo-disco e dall'estetica anni '80, slavista con una predilezione per l'architettura brutalista dell'URSS. Scrivo di attualità, politica, cronaca nera, musica e moda. Sogno di diventare un giornalista televisivo.

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