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Negli ultimi giorni sono emerse alcune conversazioni interne di esponenti di Fratelli d’Italia (FdI), risalenti al 2018. In queste, venivano espressi giudizi critici nei confronti di Matteo Salvini e della Lega. In particolare, Salvini veniva definito «bimbominkia». Inoltre, la Lega era descritta come un «partito senza onore».
Salvini: «Giorgia non la pensa così», ma Lega scettica
Secondo quanto emerge dal libro “Fratelli di chat”, scritto dal giornalista de “Il fatto Quotidiano” Giacomo Salvini , le conversazioni rivelano il giudizio negativo che alcuni esponenti di FdI avevano nei confronti del leader leghista all’epoca in cui ricopriva la carica di vicepremier e ministro dell’Interno nel primo governo Conte. In quel periodo, Fratelli d’Italia non era parte della coalizione di governo e manteneva una posizione autonoma nel panorama politico nazionale.
Matteo Salvini ha commentato la vicenda minimizzandone la portata. «Sono chat vecchie, di pessimo gusto, ma non un problema politico», ha dichiarato, sottolineando che i rapporti con Giorgia Meloni e con Fratelli d’Italia restano saldi e che quanto emerso non compromette la collaborazione all’interno della maggioranza. «Anche Giorgia non la pensa così», ha aggiunto, in riferimento alla presidente del Consiglio.
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All’interno della Lega, però, non mancano gli scettici. Infatti, il vicesegretario Andrea Crippa ha espresso riserve riguardo ai toni usati nelle conversazioni private di Fratelli d’Italia, affermando che tali dichiarazioni dimostrano la diffidenza che esisteva tra i due partiti in passato. Tuttavia, la linea ufficiale della Lega rimane quella della cautela e della volontà di non alimentare ulteriori polemiche che potrebbero mettere in difficoltà la maggioranza di governo.
La risposta di FdI
Giorgia Meloni, da parte sua, ha preferito adottare un approccio distensivo, ribadendo che «la collaborazione con la Lega è forte e basata su rispetto reciproco». La premier ha poi evidenziato come «la stima nei confronti di Salvini non sia mai stata in discussione» e come l’episodio «non influirà sul lavoro del governo», che anzi proseguirà il suo operato con determinazione. Tuttavia, il riemergere di questi vecchi messaggi ha comunque creato un certo disagio all’interno della coalizione, che già affronta diverse sfide politiche e amministrative.
Per questo motivo, FdI ha prontamente reagito alla pubblicazione delle chat, definendole «conversazioni private sottratte illegalmente» e annunciando azioni legali. Il capogruppo alla Camera, Tommaso Foti, ha infatti dichiarato: «Non accettiamo che vengano pubblicate conversazioni private senza contesto, con l’unico scopo di creare tensioni nella maggioranza». Anche Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di FdI, ha ribadito che il partito è «pronto a querelare per la diffusione di materiale privato senza autorizzazione».
Non sarà certo qualche polemica forzata e strumentale a scalfire il nostro rapporto. Con Matteo Salvini abbiamo affrontato tante battaglie insieme e continueremo a lavorare fianco a fianco, con lealtà e determinazione, per il bene dell’Italia.
La stima nei suoi confronti è nei… pic.twitter.com/VyRXxkg4Bd
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) February 7, 2025
PD e M5S contro la coalizione
Nel frattempo, le opposizioni hanno sfruttato l’episodio per mettere in discussione la coesione della coalizione. «Altro che governo compatto, fino a pochi anni fa si insultavano apertamente. Cosa li tiene uniti oggi, se non il desiderio di mantenere il potere?» ha dichiarato il senatore del Partito Democratico Dario Parrini. Anche Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha commentato la vicenda, parlando di «un’alleanza di convenienza destinata a mostrare le sue fragilità».
Nonostante le dichiarazioni ufficiali volte a minimizzare la questione, la vicenda ha così riaperto il dibattito sulla stabilità della coalizione di centrodestra, facendo emergere le differenze di vedute e i contrasti mai del tutto superati tra la Lega e Fratelli d’Italia. E mentre pubblicamente i rapporti sembrano collaborativi, dietro le quinte permangono tensioni che potrebbero riaccendersi in qualunque momento.