Decine sono le compagnie aeree che hanno deciso di cancellare i voli da e per l’Italia. Tra queste: Alitalia, American Airlines, British Airways e Swiss.
Ma anche la low cost iralndese Ryanair e il colosso tedesco Lufthansa hanno ridotto le loro rotte: cancellando il 25% dei voli italiani dal 17 marzo all’8 aprile.
La compagnia tedesca ha anche deciso di sospendere le tratte verso Cina e Iran.
«In questo momento il nostro obiettivo è quello di ridurre al minimo qualsiasi rischio per il nostro staff e i nostri passeggeri. È opportuno rivedere selettivamente i nostri operativi da e verso quegli aeroporti i cui viaggi sono maggiormente interessati dall’epidemia di Covid-19» ha commentato Michael O’Leary, Ceo di Ryanair.
«Questo è un momento in cui la calma deve prevalere. Faremo dei tagli ragionevoli per le prossime settimane per gestire il calo delle prenotazioni e modificare i programmi di viaggio. Tutti i clienti interessati saranno avvisati con almeno 14 giorni di anticipo» ha concluso.
Le modifiche sui piani di volo sull’Italia hanno coinvolto, in ogni caso, tutto il comparto aereo globale che sta facendo i conti con un significativo crollo della domanda.
A lanciare l’allarme è stato lo Iata, l’International Air Transport Association, che ha chiesto alle autorità di aviazione di tutto il mondo di sospendere immediatamente, fino al prossimo ottobre, le regole sull’utilizzo degli slot aeroportuali – le finestre orarie di atterraggio e decollo negli aeroporti – in seguito al crollo del traficco per Covid-19.
L’Italia, il Bel Paese per eccellenza, patria di alcune tra le prelibatezze culinarie più note e buone al mondo, luogo di cultura, arte e storia. Ricca di paesaggi che spaziano dalle coste, tutte diverse, alle Dolomiti e agli Appennini. È come un piccolo scrigno di preziosi tesori, dove il turismo genera circa il 13% del pil italiano. Ma: «Con i voli diretti da e per la Cina sospesi è già crollato l’afflusso turistico del Paese che l’anno scorso ha garantito alle città italiane più di 5 milioni di pernottamenti oltre ad alimentare la domanda nel settore moda e lusso» ha affermato Fedele De Novellis, responsabile del gruppo di lavoro Previsioni e Analisi macroeconomiche di Ref Ricerche.
De Novellis ha continuato: «Le misure adottate in questi giorni hanno di per sé un impatto notevole e sicuramente nel primo trimestre avremo un forte calo del pil».