Il 9 maggio 2022 si celebra il 77esimo anniversario della vittoria russa contro la Germania nazista. Nel “Giorno della Vittoria” finì la Seconda Guerra Mondiale per i russi. La giornata Den’ Pobedi è festa nazionale in tutte le ex Repubbliche sovietiche compresa l’Ucraina. Tra queste anche Serbia, Romania e Bulgaria. La tradizione della grande parata militare sulla Piazza Rossa di Mosca non è iniziata con Vladimir Putin nel 2008. L’attuale presidente, però, ha promosso una campagna di rafforzamento dell’orgoglio patriottico russo basata anche sulle commemorazioni militari. Quella del 2022 avrebbe dovuto avere un valore simbolico ancora più importante. Secondo i piani di Putin, la guerra in Ucraina si sarebbe dovuta concludere proprio in questo giorno con la vittoria dell’esercito russo.
La parata del 2022
Il 9 maggio 2022 sfileranno meno mezzi (131 contro 190 nel 2021) e meno uomini (11mila contro 12mila) del solito, segno dello sforzo sul terreno in Ucraina. La mappa interattiva diffusa dal ministero della Difesa prevede la sfilata di 33 colonne in marcia di truppe, cadetti e membri delle agenzie di sicurezza. Non ci saranno capi di Stato stranieri in tribuna. «Non li abbiamo invitati, non è un anniversario tondo», ha detto Dmitrij Peskov per mascherare l’isolamento in cui è piombata la Russia.
Per la prima volta otto caccia hanno volato in “formazione Z” per solidarietà coi soldati impegnati in Ucraina. Ed è tornato a solcare i cieli l’Ilyushin Il-80, soprannominato “Aereo dell’Apocalisse” o “Cremlino Volante”. Non veniva mostrato al pubblico da 12 anni. Un messaggio destinato all’Occidente. Niente oblò, in grado di rifornirsi in volo, è un quartier generale volante in caso di guerra nucleare.
La visione dell’Occidente
Molti politologi credono che Putin voglia capitalizzare la memoria del trionfo sovietico sul Terzo Reich per ricompattare il sostegno della popolazione. Vorrebbe rafforzare il consenso rispetto a un’offensiva che le autorità vendono come lotta contro i nuovi nazisti ucraini, ma che si sta prolungando più del previsto. La Russia ha ribadito la responsabilità del conflitto agli Stati Uniti. Il presidente della Duma Vjaceslav Volodin, ha dichiarato che «partecipano direttamente alle ostilità: non solo fornendo armi e attrezzature, ma anche con il coordinamento e lo sviluppo delle operazioni militari». Il nemico oramai è l’Occidente, non solo Kiev.
Il discorso di Putin
Anche il Discorso del presidente Putin sulla Piazza Rossa, ha avuto duri passaggi contro Nato e Occidente. L’8 maggio 2022 Putin ha inviato un messaggio ai leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. Ha detto di combattere contro la «feccia nazista». E «come nel 1945, vinceremo». La replica del presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stata: «La Russia ha dimenticato tutto ciò che era importante per i vincitori della seconda guerra mondiale». E oggi, in un nuovo video, ha annunciato per Kiev “due giorni della Vittoria”.