«La prostituzione minorile a Roma vede purtroppo sempre più protagonisti bambine e bambini al di sotto dei 14 anni, anche di 10 o 12 anni». A denunciarlo è Maria Monteleone, coordinatore del pool dei magistrati che si occupano di reati contro la violenza di genere e contro i minori, durante l’audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta per l’infanzia e l’adolescenza.
Un reato che Monteleone ha definito «uno dei più inquietanti che dobbiamo registrare». Solo a Roma, infatti, nel 2019 sono stati aperti 31 nuovi procedimenti penali.
«Negli anni precedenti abbiamo avuto un’impennata di procedimenti nuovi in questa materia, connessa alla nota vicenda delle “baby squillo”» ha spiegato la pm riferendosi all’inchiesta che nel 2013 sconvolse il quartiere romano dei Parioli.
Gli altri reati
Negli ultimi anni, nella capitale, comunque è stato registrato un «costante e significativo incremento dei reati che vedono come persone offese i minori di 18 anni, in particolare maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale».
Nell’indicare poi altri reati su cui la Procura di Roma ha indagato nel 2019, la pm ha ricordato i 117 nuovi procedimenti per «l’ipotesi di atti sessuali con minorenni», che risulta essere il reato più frequente. Ha definito poi inquietante anche l’aumento del «delitto di adescamento dei minori commesso attraverso Internet». Solo nel 2019, infatti, c’è stato un incremento del 12,8% dei procedimenti penali che sono passati da 117 a 132.
In aumento anche i casi legati all’abuso dei mezzi di correzione, che sono stati 91 nel 2019 «con condotte fisiche di abuso sui minori anche all’interno delle scuole fin dalla primissima infanzia, e cioè riguardanti bimbi della fascia 0-3 anni ma anche quelli dai 3 ai 5 anni».
Rilevanti anche i procedimenti aperti sull’impiego dei minori nell’accattonaggio, sui casi di sottrazione di minori, che sono 214, alcuni anche internazionali. Ma non solo.
Durante la discussione dei dati, Monteleone ha riferito anche i dati sull’inadempienza dei provvedimenti del giudice sull’affidamento dei minori e sulla violazione dell’obbligo di mantenimento. «Nella Convenzione di Istanbul, ma anche in quella di Lanzarote, queste condotte, attribuite al genitore che dimentica o fa finta di dimenticare l’ordine che un giudice gli ha imposto sono gravemente pregiudizievoli per i minori da integrare forme gravissime di vera e propria violenza definita “economica”».
L’impegno dei pm
Monteleone ha ricordato che dal 2013 a Roma è stato creato una squadra di pm che si occupa esclusivamente di reati di pedopornografia. Esiste poi una sala di ascolto riservata ai minori per episodi di maltrattamenti in famiglia e di violenza sessuale.