L’aereo su cui viaggia Emiliano Sala, il calciatore argentino scomparso tra le acque della Manica lo scorso 22 gennaio, è stato ritrovato e all’interno c’è un corpo. Le autorità britanniche riferiscono che «tragicamente in un video ripreso dal Rov (sottomarino a comando remoto) è visibile un occupante tra i rottami». Non è chiaro se si tratti del calciatore o di David Ibbotson, il pilota che viaggiava con lui.
A rendere possibile il rinvenimento del velivolo, l’esperienza di un “cacciatore” di relitti marini, David Mearns, che, dopo essere stato ingaggiato dalla famiglia, ha iniziato le ricerche del piccolo Piper Malibu che avrebbe dovuto trasportare Sala a Cardiff.
Dall’Inghilterra confermano che il ritrovamento è stato possibile grazie alla tecnica del sonar, che utilizza la propagazione del suono per rilevare la presenza di determinati oggetti e la loro posizione. Gli accertamenti hanno confermato che l’aereo rinvenuto è proprio quello su cui viaggiava l’attaccante argentino.
L’aereo era partito da Nantes ed era diretto a Cardiff, dove l’attaccante avrebbe dovuto giocare la sua prima stagione in Premier League, dopo essere stato ceduto per la cifra di 17 milioni di euro. Un breve trasferimento, avvenuto in condizioni meteorologiche normali, ma nella notte del 21 gennaio scorso, improvvisamente, la torre di controllo di Jersey, incaricata di seguire il volo, ha segnalato la scomparsa del Piper dai radar, ad una ventina di chilometri a nord dell’isola di Guernesey.
Le ricerche, iniziate da subito, sono state sospese dalle autorità britanniche tre giorni dopo l’incidente perché, secondo la capitaneria di porto dell’isola: «dopo aver perlustrato con unità marine e aerei una superficie di 1.700 miglia nautiche senza trovare nulla, si sono esaurite le speranze che vi possano essere superstiti».
Venuto meno il sostegno delle autorità britanniche, la famiglia di Sala è riuscita a raccogliere, grazie all’aiuto di amici e di calciatori del Regno Unito, 420 mila euro, una cifra che ha permesso di stipulare un contratto con Mearns, celebre per essere riuscito, nella sua carriera, a localizzare decine di relitti in fondo ai mari.
Dopo la notizia del ritrovamento del Piper, ha parlato in Argentina Horacio Sala, padre del calciatore, raggiunto da Cronica Tv fuori dalla sua casa di Santa Fe: «Ancora non ci credo. – ha detto – È un brutto sogno, sono disperato. Ho comunicato con i ricercatori tutti i giorni. Mi hanno detto che il tempo passava e non c’erano notizie di Emiliano o dell’areo».