Il Comune di Milano ha un nuovo strumento per tutelare i migranti: il registro per i richiedenti asilo. Dai prossimi giorni, anche coloro che non hanno più la possibilità di iscriversi all’anagrafe cittadina, a causa del decreto Salvini, avranno il diritto di utilizzare i servizi cittadini. Ad annunciarlo in commissione a Palazzo Marino sono gli assessori alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, e ai Servizi civici, Roberta Cocco. L’obiettivo del registro è semplice: conoscere i richiedenti asilo domiciliati in città, mettere a disposizione i loro dati agli enti che possano essere interessati, come Inps, Ats, strutture sanitarie e scuole, per facilitare la fruizione e l’accesso ai servizi che hanno il diritto di utilizzare.
E non è tutto, come riferisce ANSA, gli sportelli comunali che hanno sede in via Scaldasole, offriranno una consulenza legale ai migranti che ne avranno necessità. «Vogliamo offrire un supporto pur nel rispetto della legge», ha commentato l’assessore Cocco. Mentre l’assessore Majorino ha ribadito: «non trasgrediamo la legge ma aiutiamo i migranti in possesso di regolare permesso di soggiorno quando hanno bisogno di curarsi o di avere altre prestazioni pubbliche», lanciando un appello alla prefettura affinché «non applichi la legge Salvini nella parte relativa alla cessazione dei percorsi di accoglienza già in corso e non mandi le persone per strada».
Infine il Comune di Milano, al fine di mitigare gli effetti del decreto Salvini a causa del quale saranno espulsi oltre 800 migranti dagli Sprar e dai Cas, sta organizzando una “rete civica” per intercettare i migranti diventati senza tetto a causa della nuova legislazione. «Li accoglieremo nelle nostre strutture per la grave emarginazione anche se sono irregolari, cioé senza permesso di soggiorno, per una questione di umanità e anche per evitare problemi alla sicurezza di Milano», ha concluso Majorino.