Da Piramide a Marconi passando per la Garbatella. Il quartiere Ostiense di Roma, secondo il giornale inglese The Guardian, si è guadagnato un posto tra i 10 quartieri più cool d’Europa. Insomma, né Venezia, Firenze o qualsiasi altra città, tanto meno Trastevere o i Parioli, l’unico quartiere italiano presente nella lista è quello che ospita la Basilica di San Paolo fuori le mura.
Perché proprio Ostiense?
Posizionato all’ottavo posto, il quartiere romano, ex zona industriale dell’inizio del ‘900, arriva davanti a città come Belgrado e Parigi. Secondo quanto riportato dal quotidiano inglese, la sua importanza risiederebbe nelle sue origini. «ll quartiere di Ostiense – scrive il giornale – proprio sul fiume Tevere, un tempo era il sito di una centrale elettrica, un porto fluviale inquieto e un gasometro, il cui scheletro si profila ancora. Una volta era il sito di una centrale elettrica, un porto fluviale irrequieto, il cui scheletro si profila ancora. Prende il nome da Via Ostiensis, una strada arteriosa che anticamente correva dal mercato del bestiame della città alla città portuale di Ostia».
«Oggi Ostiense si è scrollato di dosso il suo passato – scrive ancora il The Guardian – per diventare un bastione di nuovi ristoranti, street art e bar. Figurano diversi Campus (Università Roma Tre, ndr), vi è una grande popolazione studentesca, ma anche una folla internazionale, attratta da affitti ragionevoli e da un collegamento diretto della metropolitana con il centro città. Vieni qui per mangiare sontuosamente e ammirare siti lontani dalle masse».
Ma non è tutto. Il giornale non poteva non citare la Basilica di San Paolo, una delle quattro maggiori basiliche di Roma. Questa «gode di un flusso tranquillo di visitatori, molto diverso dalla sua controparte più famosa, quella di San Pietro. La struttura ha subito un incendio nel 19° secolo e poi lunghe riparazioni, ma fortunatamente i suoi antichi mosaici e il chiostro del 13° secolo sono stati risparmiati. Quest’ultimo funge da luogo incantevole per rilassarsi dopo una giornata di visite turistiche». Accanto a questo spunta il museo Centrale Montemartini – «probabilmente il museo più sottovalutato di Roma» – e la Piramide di Caio Cestio sopra il cimitero non cattolico dove riposano poeti come John Keats, Percy Shelley, Antonio Gramsci e Andrea Camilleri.
Il giornale inglese ha trovato un’ottima argomentazione anche nel mondo culinario e soprattutto nei numerosi locali della zona in cui è possibile mangiare la tipica cucina romana all’interno di un’atmosfera accogliente. Tra questi vengono citati il ristorante Marigold, la Trattoria Pennestri, l’Osteria Fratelli Mori, il Caffè Letterario, il T-Bar, Porto Fluviale e il bar Il Pangocciolaio. Ma non è tutto, infatti «formaggio, olio d’oliva, pasta, vino e altri souvenir commestibili possono essere acquistati dal megastore gastronomico Eataly».
La classifica del Guardian
Oltre al quartiere Ostiense di Roma, sono tanti altri quelli citati dal giornale. Ecco la lista:
- Järntorget / Långgatorna a Göteborg
- Quartiere Universitario di Bruxelles
- El Cabanyal di Valencia
- Bonfim a Porto
- Neukölln a Berlino
- Powiśle a Varsavia
- Holešovice a Praga
- Ostiense a Roma
- Dorćol, sulle rive del Danubio di Belgrado
- Quartier de la Réunion di Parigi