PRIMA AFROAMERICANA ALLA CORTE SUPREMA USA

Una delle foto, postate da Biden su Twitter, per festeggiare l'elezione di Ketanji Brown Jackson come giudice della Corte Suprema.

Il 7 aprile il Senato degli Stati Uniti ha confermato, con 53 voti favorevoli (tra cui quelli di 3 repubblicani) e 47 contrari, la nomina della prima giudice afroamericana alla Corte Suprema, Ketanji Brown Jackson. Quest’ultima ha superato in gradimento due contendenti, entrambe di colore e vicine al partito Democratico: Leondra Kruger e Michelle Childs. È stato importante in questo senso il sostegno di Joe Biden, che l’aveva candidata per sostituire Stephen Breyer, il membro più anziano (83 anni) del massimo organo della magistratura americana, nominato da Clinton nel 1994, che a fine gennaio. aveva annunciato il suo ritiro al termine del mandato, in scadenza quest’estate. Di conseguenza, al momento, Brown Jackson ricopre il ruolo di justice in waiting (“giudice in attesa”, traduzione del redattore).

 

CHI è LA NUOVA GIUDICE DELLA CORTE SUPREMA?
Ketanji Brown Jackson, neo eletta giudice della Corte Suprema americana
Ketanji Brown Jackson, neo eletta giudice della Corte Suprema americana

Ketanji Brown Jackson: 51 anni, nata a Washington ma vissuta a Miami (Florida), sposata, due figlie (Talia e Leila). I suoi genitori hanno sempre frequentato, dalle elementari fino all’università, istituti per persone di colore e sono diventati insegnanti prima, amministratori del sistema scolastico poi. Lei si è appassionata al diritto sin da piccola, quando colorava i libri delle elementari accanto al padre che, studiando legge, si informava sui vari casi in giudizio e preparava le sue arringhe. Rappresentate del corpo studentesco alle superiori, ha frequentato l’università di Harvard, dove si è laureata in legge con lode.

Nella sua carriera professionale è stata impiegato alla Corte Suprema e avvocato d’ufficio (è la prima componente del più alto tribunale americano ad aver ricoperto tale ruolo), per poi intraprendere la carriera di giudice in vari organi nazionali e federali.

LE REAZIONI

A commento dell’elezione, Biden ha detto: «È un momento storico per la nazione. Abbiamo fatto un altro passo nel rendere la nostra Corte un luogo che rifletta le diversità dell’America. Sarà un’incredibile giudice e sono onorato di condividere con lei questo momento». Su Twitter, Kamala Harris, prima donna afroamericana vice presidente degli Stati Uniti, la quale si è commossa al momento di annunciare l’esito del voto all’aula del Senato, si è congratulata così con la nuova eletta:

Al contrario, i Repubblicani, terminato lo scrutinio, sono subito usciti dall’aula e successivamente hanno rilasciato dichiarazioni critiche soprattutto del fatto che il presidente Biden, secondo loro, sia troppo influenzato dall’estrema sinistra. Inoltre, nei giorni precedenti l’elezione, essi avevano criticato Brown Jackson per il suo operato in casi di abusi sessuali su minori e per aver rappresentato dei detenuti della prigione di Guantanamo Bay (Cuba) accusati di terrorismo.

LA CORTE SUPREMA AMERICANA: STRUTTURA E FUNZIONI

La Corte Suprema degli Stati Uniti svolge un duplice ruolo. È il più importante tribunale del Paese, che giudica i casi più gravi e quelli che le corti federali dei singoli Stati le sottopongono; ed è anche guardiano e interprete della Costituzione: giudica la conformità a quest’ultima dei provvedimenti promulgati localmente.

Essa è prevista dall’articolo 3 della carta fondamentale dello Stato del 1789 e si è riunita per la prima volta nel 1790. È composta da 8 giudici, nominati dal Presidente di turno degli USA e approvati successivamente dal Senato, più un presidente, scelto nello stesso modo. Le cariche dei suoi componenti sono vitalizie, tuttavia questi si possono ritirare, dimettere oppure possono essere rimossi dall’incarico.

I giudici che compongono della Corte Suprema americana
I giudici che compongono della Corte Suprema americana. (Fonte: https://www.supremecourt.gov/about/justices.aspx; Credit: Fred Schilling, Collection of the Supreme Court of the United States)

Per la modalità di elezione dei giudici e per l’importanza delle decisioni che essi assumono, la loro ideologia politica è dirimente nella scelta di indirizzo che la Corte Suprema terrà nei suoi provvedimenti. Al momento, nonostante l’elezione di Brown Jackson, i repubblicani dominano quest’organo con 6 giudici, contro i 3 democratici.

Leonardo Rossetti

Umanisticamente formato dal 1995 tra Appignano, Macerata, Roma e Berlino. Non mi piace parlare di me in prima persona e credo che le cose che qualcuno si dice da solo non valgano molto, dunque preferisco far parlare gli altri. "A lui piace indagare, andare a fondo in tutte le vicende, sempre. Se qualcosa non dovesse filare liscia, subito ci si butta a capofitto per scovare la verità. A volte è un po' puntiglioso e testardo. Gli piace la politica, l'arte e la musica, ma anche la letteratura: legge tanto, però tutte cose che potremmo definire...d'altri tempi" (Giulia P.) " Esuberante, sicuro di sé, intraprendente, festaiolo. Sta bene in mezzo alla gente" (Luca I.) "È un ragazzo leale e con buoni principi. È il capo 'mozz' del gruppo" (Matteo M.) Per tutto il resto: interrogate chi mi conosce.

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