Lunedì 10 febbraio è stato depositato in commissione Affari Costituzionali e Bilancio l’emendamento al Milleproroghe sul tema della prescrizione. La proposta della maggioranza – formata da Pd, M5S e Leu – ha come obiettivo quello di sospendere la legge Bonafede, che pone lo stop alla prescrizione dopo il primo grado, per sostituirla con il lodo Conte-bis. In questo caso, per gli assolti in Tribunale si lascerebbe decorrere la prescrizione, con un Appello entro due anni, mentre ai condannati in primo grado la prescrizione verrebbe bloccata solo nel caso di una condanna in Appello.
Contro l’emendamento si è però schierato Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che ha chiesto di sospendere lo stop almeno per un anno. A sottolineare la posizione del partito, ha parlato il coordinatore Ettore Rosato: «Utilizzare il Milleproroghe per modificare il diritto penale sarebbe uno scandalo». Mentre Enrico Costa, di Forza Italia, attacca: «Una forzatura vergognosa e incostituzionale. Non si può utilizzare uno strumento ammissibile, la proroga di un termine, per modificare il codice penale».
«Al momento c’è una soluzione intelligente – ha dichiarato Matteo Renzi nella sua Enews – Si chiama Lodo Annibali, è un emendamento del Milleproroghe e serve per approfondire i temi in discussione» E poi continua: «Ma rischiare una crisi, per alcuni dei nostri ex riformisti ora giustizialisti, è meglio che dare ragione a Italia Viva».
Sulla prescrizione domenica scorsa abbiamo detto la nostra a Cinecittà. Da allora ci stanno insultando, mandano le…
Pubblicato da Matteo Renzi su Domenica 9 febbraio 2020
La stessa Lucia Annibali, deputata di Italia Viva, ha dichiarato ospite di Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1: «Non ritiro il mio emendamento, siamo in attesa di vedere le determinazioni della maggioranza, vedremo loro che modalità scelgono. Io però voto il mio lodo e non il Lodo Conte-Bis». Mentre, durante la stessa trasmissione, il deputato di Italia Viva Roberto Giachetti ha dichiarato: «Quello che posso dire è che se loro, e in particolare Bonafede, vogliono continuare con una forzatura di questo tipo, certamente, al di là di quello che succederà con il governo, il ministro Bonafede si troverà una bella mozione di sfiducia». E’ in programma infatti per martedì 11 febbraio la discussione dell’emendamento in Consiglio dei ministri, e i renziani devono solo decidere se votare la fiducia oppure no.
Se nei prossimi giorni non ci saranno slittamenti poi, il decreto Milleproroghe verrà convertito entro il 28 febbraio per arrivare poi in Senato dove verrà nuovamente discussa la fiducia.