Portogallo, il Paese rischia di uscire dalla lista dei paradisi fiscali

Il Portogallo è stato per anni uno dei luoghi più scelti dai pensionati italiani per trascorrere la vecchiaia pagando meno tasse. Ora, però, il Paese rischia di uscire dalla lista dei paradisi fiscali. A proporlo è stato il premier socialista Antonio Costa, che con la finanziaria 2020 del governo intende introdurre una tassazione fino al 10% del reddito annuo. È previsto un pagamento minimo di 7.500 euro su tutte le entrate previdenziali degli stranieri “residenti non abituali” in loco. Queste persone fino ad oggi beneficiavano di una totale esenzione fiscale della durata di 10 anni, ma ora le cose potrebbero cambiare.

L’Algarve, la meta degli over 65

Secondo i dati raccolti dal Sole 24 Ore, nel 2019 erano ben 2.897 gli italiani emigrati a tasse zero in Portogallo, 1000 in più rispetto all’anno prima. E la pensione lorda (per loro netta) era in media di 2.719,99 euro al mese. Una delle più alte tra le persone che vivono all’estero. Il Paese è molto apprezzato per il clima mite, il basso costo della vita, il basso tasso di criminalità e l’efficiente sistema sanitario. Tra le mete preferite c’è l’Algarve, la regione del sud in riva all’Oceano Atlantico, dove si trasferiscono per trascorrere gli anni della pensione molti italiani sopra i 65 anni.

Il Portogallo, un paradiso fiscale per le pensioni

Per undici anni il Portogallo è stato il paradiso fiscale dei pensionati italiani. Nel 2009, in piena crisi finanziaria e alla ricerca di nuove entrate, il Paese ha varato un programma di incentivi per dare la possibilità a chi si trasferiva lì di incassare i propri assegni previdenziali senza pagare le tasse. Gli unici requisiti per godere dell’esenzione fiscale erano di vivere per almeno sei mesi l’anno in Portogallo e non essere mai stati tassati come residenti abituali per i 5 anni precedenti la richiesta.

Cosa cambierebbe con la finanziaria 2020

L’emendamento della legge di bilancio è stato proposto per imporre nuove tasse ai pensionati. «Gli stranieri con lo status di residenti non regolari non saranno più esentati dalle tasse e dovranno pagare tasse con un’aliquota del 10% sulle loro entrate», ha dichiarato durante una conferenza stampa Catarina Mendes, leader del gruppo socialista in Parlamento. «La misura – ha aggiunto Mendes – si applicherà solo ai nuovi arrivati e non riguarda dunque chi sta già usufruendo di queste agevolazioni. Per loro non cambierà nulla».

Alla proposta si sono opposte le associazioni di costruttori e agenti immobiliari che in questi anni hanno fatto ottimi affari, grazie all’altissima domanda di pensionati che volevano trasferirsi. «Scoraggiare gli investimenti stranieri è un crimine contro la nazione», ha commentato Luis Lima, il numero uno dell’associazione degli intermediari immobiliari.

 

Leonardo Degli Antoni

Giornalista praticante di 24 anni. Per ora scrivo su Masterx e ho un contratto di collaborazione con Il Giorno. Mi piace la cultura e lo spettacolo... ma mi intriga molto anche la cronaca nera. Ho vissuto per un anno in Texas durante le superiori e ho un buon livello di inglese.

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