Un colpo tanto forte quanto decisivo per togliersi la vita una volta per tutte. Nessun avvertimento, né tanto meno segnali di avviso. Questa volta a premere il grilletto della pistola è stata una ragazzina di 16 anni, che nella giornata di ieri, si è suicidata nella sua abitazione. È successo a Tromello, un comune con poco più di 3800 abitanti, situato nella provincia di Pavia.
Come riporta l’agenzia ANSA, la minorenne si è tolta la vita sparandosi con un’arma da fuoco che ha trovato in casa. Secondo quanto evidenziano i media, la pistola era regolarmente detenuta nell’abitazione. Al momento del fatto, la giovane si trovava sola e, stando ai primi accertamenti condotti dalle forze dell’ordine, non avrebbe lasciato alcun biglietto o tracce per spiegare la sua tragica decisione. A quanto risulta fino ad ora, ogni tentativo di rianimazione è stato inutile. I genitori, una volta rientrati in casa, hanno subito dato l’allarme ma è stato troppo tardi per soccorrere la figlia.
Quello di ieri non è un caso isolato. Nel 2017, un ragazzo barese di 13 anni si suicidò sparandosi un colpo alla testa con l’arma del padre poliziotto. In quell’episodio, il giovane lasciò un messaggio in cui annunciava il suicidio ma non ne spiegò le ragioni. Nel 2012 invece fu la volta invece di un altro adolescente diciassettenne di Bologna che utilizzò il revolver calibro 9 del padre per spararsi alla tempia. Il giovane non morì sul colpo, fu ricoverato all’ospedale ma decedette dopo essere stato oltre 24 ore nel reparto di rianimazione.