Giorgio Novello si trovava in un locale prestigioso di Padova in compagnia di un amico, quando a un certo punto è stato insultato, costretto ad andarsene e poi aggredito per la sola ragione di trovarsi a bordo di un mezzo elettrico per disabili. Tutto ciò è accaduto nella totale indifferenza dei clienti del bar e dei passanti che hanno assistito al fatto.
L’uomo, 59 anni, top manager di una multinazionale, è affetto da sclerosi multipla da quando ha 7 anni, ma ormai un anno e mezzo la malattia gli reca molti problemi di mobilità. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera racconta che, al suo ingresso nel locale, un uomo lo avverte che non poteva accedere con lo scooter, rivolgendogli insulti quale “mongoletto”. Dopo un vano tentativo di difendersi con fermezza, interviene anche l’inserviente del locale che con tono deciso gli dice «Per favore, esca!»
«Esco, faccio 20 metri, sento dietro di me uno scalpiccio. Mi volto e vedo il cliente che mi aveva insultato. Mi raggiunge e mi prende per il collo. Delle decine di presenti nessuno muove un dito. Grido “aiuto”. Interviene il mio amico. E lui lascia il collo e se ne va» racconta Giorgio.
Seppur molto turbato, non denuncia l’accaduto, non denuncia per timore di creare problemi al cameriere, essendo poco pratico nell’accoglienza di clienti disabili. Ma il giorno dopo, quando torna al locale, scopre che a cacciarlo è stato il gestore. Le scuse non arrivano, così il manager decide di rivolgersi alle forze dell’ordine.
«Ho trovato molto appoggio e sensibilità dalle istituzioni – spiega Giorgio – Non l’ho fatto per me, ma per chi magari è più fragile, più timido e più solo». Ha deciso di raccontare la sua esperienza così «che non è corazzato come me reagisca. Chi subisce o vede episodi simili chiami il 113».