L’Ong spagnola Proactiva, la cui barca Open Arms è stanziale nel Mediterraneo, ha soccorso all’alba di giovedì 21 novembre una barca alla deriva nel mar Mediterraneo, a nord di Al Zawiya.
Lo ha annunciato la stessa Ong con un Tweet, dove ha dichiarato di aver soccorso 69 uomini, 4 donne, tra cui due bambini di 4 e 3 anni e 24 minori soli.Le condizioni delle persone salvate sarebbero ai limiti del critico: ci sarebbero casi di shock traumatico e disidratazione, ma anche persone con ustioni di secondo e terzo grado e con ferite d’arma da fuoco.
Intanto resta senza conferme ufficiali l’allarme lanciato mercoledì da Alarm Phone: “Nel tardo pomeriggio un pescatore ha chiamato Alarm Phone e ci ha informati di un naufragio al largo della Libia. Secondo quanto ha detto, circa 30 persone sono sopravvissute mentre 67 sono morte. Per chiarezza: «non possiamo confermare questa informazione ma temiamo una strage» ha scritto la Ong su Twitter. Alarm Phone non è fisicamente presente nel Mediterraneo ma supporta da remoto le operazioni di salvaggio. In un secondo tweet ha dichiarato: «verso le 17 dei pescatori hanno trovato un gommone sgonfio al largo di Tripoli, e molte persone in mare. Sono riusciti a salvarne 30, ma molte altre sono annegate. Ci hanno detto di aver tentato di contattare invano la guardia costiera libica».
Allo stesso tempo la guardia costiera libica, nelle ultime 48 ore, ha intercettato 5 gommoni con a bordo un totale di 200 persone.