La scena del delitto è un parco pubblico a Brescia, dove lunedì 27 gennaio è stata trovata morta Francesca Fantoni, di 39 anni. La polizia ha fermato come indiziato Andrea Pavarini, un 28enne originario di Bedizzole (Brescia) e componente di una famiglia di allevatori. L’uomo è finito in carcere accusato dell’omicidio della donna; per ora non ha confessato e non è chiaro il movente che l’avrebbe spinto ad uccidere la Fantoni.
Nel corso della mattinata sono emersi ulteriori indizi che confermerebbero la colpevolezza di Andrea Pavarini: «A casa dell’indagato abbiamo trovato e sequestrato degli indumenti sporchi di sangue che erano stati portati nella lavanderia di casa, pronti per essere lavati. Sono gli stessi che il sospetto indossava dopo il delitto, come si vede dalle immagini delle telecamere di sicurezza», è il commento del comandante della compagnia dei carabinieri di Desenzano, Massimo Cicale.
Su una cosa però gli investigatori non hanno dubbi: «È stato un omicidio violento, ma dobbiamo chiarire ancora molti aspetti», ha detto il pm di Brescia Marzia Aliatis dopo aver visto il cadavere di Francesca Fantoni. La vittima sarebbe stata letteralmente ammazzata di botte, colpita più volte al viso e abbandonata dietro agli alberi di un parco pubblico del paese, dove l’ha ritrovata un carabiniere durante una perlustrazione.
La famiglia l’aveva sentita l’ultima volta, al cellulare, nel tardo pomeriggio di sabato. Poi il telefono ha smesso di squillare ed è stato ritrovato completamente distrutto nella piazza di Bedizzole, vicino alle giostre del luna park. Francesca quella sera era in un bar poco lontano dal parco pubblico dove poi è stata trovata senza vita. «Ha bevuto un the freddo con un ragazzo», ha confermato la titolare. Non si sa ancora se la donna sia stata uccisa nel parco o se è stata portata lì dopo l’omicidio. Tutto quello che gli inquirenti sono riusciti a scoprire è che l’ultima persona ad averla vista è stato Andrea Pavarini.
La vittima, Francesca Fantoni, alle superiori era stata in classe con Elena Lonati, anche lei bresciana e anche lei uccisa nell’estate del 2006, quando aveva solo 23 anni. «È pazzesco come due ragazze, amiche e vicine di banco siano state entrambe uccise», avrebbero commentato alcune ex compagne di scuola.