In Olanda il governo perde il senato, si affermano gli euroscettici

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Il 20 marzo si è votato alle elezioni provinciali olandesi, che eleggono i componenti della camera alta, con una forte affermazione del partito euroscettico. Questa non ha una funziona legislativa, ma solo un potere di veto sulle leggi che vengono proposte dalla camera bassa, quella più importante ai fini del governo.

Le elezioni provinciali olandesi eleggono i membri delle 12 assemblee legislative delle province del paese: quest’ultime poi il 27 maggio nomineranno i 75 membri del senato. Secondo i risultati ormai definitivi la coalizione di liberlconservatori, cristianodemocratici, i socioliberali e l’unione cristiana. I 4 partiti, con una risicata maggioranza alla camera (che si fonda su giusto 2 voti), adesso hanno perso la maggioranza al senato, che come abbiamo già detto ha potere di veto sui provvedimenti decisi dalla camera bassa.

Coi nuovi risultati il partito antieuropeista “Forum per la democrazia” (Fvd) conquisterà 10 o 12 seggi al Senato, diventando la seconda forza politica. Questo muta radicalmente lo scenario, visto che la maggioranza al Senato è di 38 voti e dopo questa domenica il governo ne avrà solo 31: sarà dunque indispensabile per il governo di Mark Rutte trovare nuovi voti per il governo entro la fine di maggio.

Per il partito “Forum per la democrazia”, guidato da Thierry Baudet, è la prima elezione al Senato. Il candidato premier si fatto notare per alcune dichiarazioni controverse sull’immigrazione, chiamata “politica delle frontiere aperte “ e contro le donne, definite «meno eccellenti professionalmente e meno ambiziose».
In queste elezioni Forum per la democrazia si è classificata seconda forza del paese, al primo posto ( ma in flessione) resta il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia del premier Mark Rutte.

Lucio Valentini

29 anni, giornalista praticante presso il master Iulm. Laurea triennale in Economia, magistrale in Scienze politiche. Stage al Sussidiario.net, con cui saltuariamente collaboro. Mi occupo di economia, politica, musica in particolare di elettronica e rap.

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