Il fiume Seveso è esondato in seguito a un violento nubifragio che si è abbattuto su Milano nella notte tra il 14 e il 15 maggio.
Lo straripamento ha causato l’allagamento delle strade del quartiere Niguarda. L’acqua, entrata nei pozzetti dell’A2A – l’azienda che gestisce la rete elettrica – ha causato l’interruzione della corrente. Un problema risolto dopo diverse ore. Sono state necessarie 10 squadre per effettuare lo svuotamento delle cabine elettriche allagate, che prima di essere ripristinate, hanno necessitato di accurate operazioni di asciugatura. Inoltre, intorno alle 2.30, i tombini in via Valfurva sono scoppiati e fiumi d’acqua hanno inondato le strade.
«È una situazione sfiancante, chi di dovere non si occupa della pulizia delle acque», ha dichiarato il consigliere di Municipio 9 Stefano Indovino.
Alle 7.50, l’assessore milanese alla Mobilità, Marco Granelli, ha annunciato che l’esondazione, durata cinque ore, era «rientrata». L’assessore ha anche comunicato la chiusura del sottopasso di via Negrotto e l’evacuazione delle comunità del Parco Lambro a causa dell’aumento dei livelli del Lambro.
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Problemi anche alla metropolitana
Anche la circolazione dei mezzi pubblici ha subito dei danni. Diversi alberi sono caduti sui fili del tram e sui binari. Dalle prime ore del mattino, gli addetti alla protezione civile si sono messi a lavoro per tagliare rami e tronchi che interrompevano il passaggio dei mezzi. Per quanto riguarda la metropolitana, per la linea verde, fino alle 11, i treni sono stati sostituiti da bus nelle tratte Famagosta-Assago e Famagosta-Abbiategrasso. Le fermate Zara (M3 e M5) e Marche (M5), invece, sono rimaste chiuse un paio d’ore.
⚠️ Le conseguenze del maltempo ci costringono a modificare il servizio delle linee:
– M2: bus sostitutivi tra Famagosta-Assago e Famagosta-Abbiategrasso. Regolare il resto della linea.
– Circolazione rallentata e deviazioni in superficie. Aggiornamenti: https://t.co/P1iaxs4Dg8— Azienda Trasporti Milanesi (@atm_informa) May 15, 2020
L’allerta del Comune di Milano
L’allerta era scattata già nel pomeriggio del 14 maggio. Il Comune aveva disposto dalle 18 l’attivazione del Centro operativo comunale, in seguito alle segnalazioni meteo per il rischio di forti temporali emanate dal Centro funzionale monitoraggio rischi naturali della Regione Lombardia.
«Senza le vasche la situazione non si risolverà», ha dichiarato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha aggiunto: «È venuta giù una quantità di acqua pari a un terzo del totale da inizio anno, giusto per darvi la dimensione di quello che è successo».
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Ma, secondo il primo cittadino, il problema principale è ascrivibile alla mancata realizzazione delle tre vasche di laminazione, che dovrebbero far defluire le acque del Seveso in caso di forti piogge. «Ora, io voglio assicurarvi che stiamo facendo tanti lavori, pulizia, manutenzione straordinaria nella parte tombinata del Seveso, ma senza le tre vasche di laminazione, la situazione non si risolverà», ha spiegato Sala.