Nave cinese colpisce con laser aereo tedesco, tensione nel Mar Rosso

Cina sempre più aggressiva. L’ultimo incidente è accaduto nel Mar Rosso nella settimana tra il 30 giugno e il 6 agosto. Coinvolto un aereo dell’aviazione tedesca che stava pattugliando, come da routine, il Mar Rosso da possibili attacchi di pirati e di miliziani Houthi, missione parte dell’operazione europea “Aspides”. Secondo la ricostruzione una nave militare cinese avrebbe puntato un laser all’aereo con l’obiettivo di disturbare o spaventare il pilota. Si tratta solo dell’ultimo “incidente” che ha coinvolto la marina militare della Repubblica Popolare Cinese negli ultimi anni.

La ricostruzione dei fatti
Il Beechcraft 350 dell’aereonautica tedesca

«Con l’impiego del laser, la nave cinese ha accettato deliberatamente un rischio per l’equipaggio e il materiale coinvolto nella missione tedesca», ha riferito un portavoce del governo. Per motivi precauzionali la missione è stata interrotta e l’aereo è atterrato in sicurezza nella base militare in Djibouti. Le fonti governative non rivelano se il velivolo avesse riportato danni. Il governo tedesco si è lamentato anche per la mancanza di una comunicazione: non ci sono stati messaggi radio da parte della nave per comunicare la sua presenza.

L’evento è stato denunciato pubblicamente dal governo tedesco, che ha, poi, convocato l’ambasciatore cinese e ha definito l’accaduto «inaccettabile». Anche il cancelliere tedesco Merz è intervenuto nella questione parlando direttamente con il ministro degli Esteri Wang Yi, durante la sua visita nella capitale tedesca giovedì scorso. Allora i contenuti del colloquio erano rimasti segreti e poco era trapelato. È stato il quotidiano Sueddeutsche Zeitung a rivelare che il leader della Cdu avesse protestato in toni aspri, rivendicando un complessivo cambio di comportamento dal “partner”. Difficile da aspettarselo, anche per il discorso di Yi a Bruxelles, nel quale ha apertamente dichiarato di volere che la Russia vinca in Ucraina.

L’operazione Aspides

Si tratta di una missione sponsorizzata dall’Ue per tutelare la libera navigazione nel Mar Rosso, Mar Arabico, Golfo di Aden e Golfo Persico. L’obiettivo è la difesa delle navi dagli attacchi degli Houthi, alleati di Hamas e Iran ed in guerra con Israele. Un’operazione di cui l’export cinese ne trae importanti vantaggi, ma in cui la Cina non partecipa. Un atteggiamento che già nel passato aveva creato tensioni con Pechino. All’operazione “Aspides”, al momento sotto la guida italiana, la Germania partecipa con 700 militari. La fregata “Hessen”, nel 2024, ha scortato 27 navi durante la navigazione e ha scoraggiato quattro attacchi.

I precedenti
Gruppo di navi da guerra cinesi

Non è la prima volta che la marina di Pechino si pone in modo aggressivo con i Paesi occidentali. Nel 2022, lungo le coste australiane, era avvenuto un fatto simile: anche in quel caso una nave militare cinese aveva indirizzato un laser contro un aereo dell’aereonautica australiana. Canberra aveva denunciato il fatto come tentativo di intimidazione. Sempre nella terra “Down Under”, la marina cinese aveva inviato tre navi per circumnavigare l’Isola continente entrando più volte nelle sue acque territoriali senza chiedere alcun permesso. Il fatto aveva reso le relazioni tra i due Paesi ancora più tese. La politica di Pechino si inserisce in un contesto di confronto sempre più diretto con gli Stati Uniti e con i suoi alleati, nel tentativo di rompere il sistema difensivo americano. Una serie di cinture nelle quali la Cina si sente soffocare.

No Comments Yet

Leave a Reply