Una giornata positiva riguardo gli sviluppi sulla sparatoria avvenuta in strada a Napoli il 3 maggio scorso. La piccola Noemi, rimasta gravemente ferita, si è finalmente svegliata in mattinata dopo sette giorni di coma indotto e il presunto responsabile dell’agguato a Salvatore Nurcaro, anche lui ferito, è stato arrestato.
Si chiama Armando Del Re. A seguito delle ricerche, coordinate dalla Procura di Napoli, i carabinieri l’hanno catturato insieme al fratello Antonio, che ha aiutato il killer nei giorni successivi. Il presunto colpevole è stato preso all’autogrill del comune di Rapolano Terme, nella provincia di Siena, mentre il fratello è stato fermato nell’hinterland napoletano, nei pressi di Nola. Sono entrambi accusati di tentato omicidio premeditato.
Il tentato omicidio si è sviluppato in pieno contesto camorristico. A spiegarlo il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, nel corso di un incontro in Procura. Al momento del fermo Del Re era a bordo di una Fiat 500 bianca con la madre e la sorella, non era armato. Attualmente si trova alla caserma dei carabinieri di Siena in attesa di trasferimento nel carcere di Santo Spirito a Siena, a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’uomo dovrebbe essere poi riportato a Napoli.
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, si dice soddisfatto e ha commentato così gli arresti: «Complimenti alle forze dell’ordine, inquirenti e magistratura per la cattura del delinquente che ha sparato alla piccola Noemi. Nessuna tregua contro camorristi e criminali, lo Stato e i napoletani vinceranno la sfida. Lo Stato risponde con i fatti e non con le parole».
La bambina di tre anni si trovava ricoverata nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Santobono di Napoli. «Il risveglio di Noemi è stato un momento di commozione per tutto l’ospedale – ha detto la manager della struttura, Anna Maria Minicucci – aspettavamo questo momento da una settimana. È una grande soddisfazione e gioia per tutti noi». La piccola è stata portata a uno stato di sedazione non profonda e attualmente respira spontaneamente, supportata da ossigeno ad alti flussi senza bisogno di ventilazione meccanica. La prognosi è riservata.