Si è spento Giovanni Sabbatucci, storico esperto del fascismo e autore di manuali per le scuole superiori e l’università. Con Emilio Gentile, è stato uno dei critici più importanti del Ventennio, dell’epoca contemporanea e dell’Italia repubblicana.
Gli studi da storico
Nato in provincia di Perugia nel 1944, Sabbatucci condusse studi sulla storia moderna laureandosi all’Università «La Sapienza» di Roma con una tesi sui rapporti tra irredentismo e nazionalismo. Dopo essersi affermato come docente universitario di Storia contemporanea, approfondì il movimento combattentistico nell’Italia del primo dopoguerra e la crisi dello Stato liberale. La sua analisi si è concentrata sulle cause che hanno permesso l’ascesa della dittatura e l’allontanamento della democrazia liberale di stampo europeo. Questi studi, quindi, consentirono a Sabbatucci di approfondire il fenomeno del trasformismo, la mancanza di una forte sinistra riformista e la debolezza della classe dirigente di inizio Novecento.
Il Ventennio: le cause indagate
Da critico storico, aveva poi posto il focus su alcuni elementi fondamentali per descrivere «l’anomalia italiana», ovvero il fascismo. Per esempio, tra le mosse effettuate da Mussolini aveva messo in rilievo la riforma elettorale del 1923. Con il cambiamento politico, il Duce ottenne un premio di maggioranza, dato che la sua lista risultava prima nella graduatoria proporzionale: secondo Sabbatucci un «suicidio della classe dirigente liberale». Ma lo storico indagò anche i fallimenti del socialismo italiano; la Repubblica nata nel 1946; la stagione democratica postbellica e le trame che avevano intrecciato il fenomeno del terrorismo e la mafia.
L’attività editoriale
Sabbatucci era noto al grande pubblico per il suo lavoro testuale. Come curatore, si occupò nel 1980 della pubblicazione di una «Storia del socialismo italiano» e del volume antologico «Le riforme elettorali nella storia d’Italia» nel 1995. Con i colleghi Andrea Giardina e Vittorio Vidotto realizzò testi per le scuole superiori: questi manuali indagano la storia dal Medioevo all’età contemporanea presentando un racconto inedito basato su storiografia e presente. Sabbatucci scrisse, inoltre, diversi saggi apparsi sulle riviste «Italia contemporanea» nel 1989 e «Il Mulino» nel 1990, in cui trattava delle leggi elettorali e della storia del sistema politico italiano.
A cura di Michela De Marchi Giusto