Sono stati sospesi i due ragazzini che hanno scattato la foto a un loro compagno di classe che era stato punito dalla supplente perché disturbava la lezione, umiliandolo con un cartello con la scritta “Asino“.
La vicenda risale a metà febbraio 2019: su una chat infatti è circolata una foto (e pare anche un video) che ritrae uno studente seduto faccia al muro in fondo a un’aula, con alle spalle attaccato al maglione un foglio con la scritta (in pennarello) “Asino”. L’immagine sarebbe stata scattata da un’alunna attraverso un tablet, per il quale aveva il permesso di utilizzarlo in classe. La preside ha spiegato che la supplente era in classe e che lei può disporre nei confronti di un docente solo sanzioni fino a 10 giorni. In caso di comportamenti particolarmente gravi deve procedere l’Ufficio scolastico.
L’episodio, avvenuto in una scuola media di Milano, ha scatenato diverse critiche, soprattutto per il provvedimento ai due ragazzini che hanno documentato il brutto incidente. La dirigente ha spiegato che è stato un “provvedimento educativo perché vìola le regole dell’Istituto”. Ma i genitori di una studentessa, come riporta Tgcom24, si sono difesi: «Nostra figlia ha cercato di parlare con la prof per quello che stava succedendo e si è presa una nota. Allora ha fatto la foto per documentare quanto accaduto. Quella sanzione è sproporzionata. Ha avuto anche una nota sul registro».
La scuola media milanese si è dissociata da questo avvenimento, ma la punizione inflitta ai due ragazzini, rei di aver inviato le fotografie, fa molto discutere. La vicenda si configura in un momento in cui gli insegnanti si trovano nell’occhio del ciclone a causa delle tantissime notizie degli ultimi anni sui maltrattamenti all’interno degli istituti scolastici. Attualmente la supplente si trova in malattia e la scuola sta attuando una relazione da inviare al Provveditorato.