La Questura ha dichiarato l’arresto di due spacciatori nel quartiere milanese di Lorenteggio. Il fatto risale al pomeriggio di venerdì 14 febbraio. I pusher, due cittadini italiani, di 42 e 48 anni, sono accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
La squadra mobile della Polizia di Milano, comandata da Marco Calì, ha tenuto sotto controllo due automobili che, partite dal Gallaratese, si sono poi dirette a Lorenteggio. Giunti a destinazione, i due pusher sono scesi dalle auto e sono entrati in uno stabile dove nascondevano la droga.
Una volta usciti con dei borsoni pieni da caricare in macchina, sono intervenuti i poliziotti. Le forze dell’ordine hanno successivamente eseguito anche diverse perquisizioni domiciliari nella casa in affitto che uno dei due spacciatori utilizzava come deposito, recuperando nel complesso un grande quantitativo di droga.
La Questura riferisce infatti di 107 chili di hashish, 11,8 chili di marijuana e 785 grammi di cocaina. Inoltre, sotto i cuscini del divano la Polizia ha trovato anche una pistola calibro 9 e 35 cartucce.
I due uomini avevano già ricevuto precedenti condanne. Uno dei due è un tarantino, legato a organizzazioni mafiose pugliesi, che aveva di recente finito di scontare una pena a una sorveglianza speciale. Il cugino, anche lui in arresto, era risultato coinvolto nel corso di un’inchiesta per associazione a delinquere di stampo mafioso nel 2017. Per entrambi risultano anche diverse condanne per droga.