Milano, la Galleria Vittorio Emanuele II si rifà il look

La giunta di Palazzo Marino ha stanziato 2,5 milioni di euro per il rifacimento della Galleria Vittorio Emanuele II. I fondi saranno destinati alla manutenzione e al restauro di facciate, delle scale interne e dell’iconica copertura in ferro e vetro. Si tratta di lavori affidati a un solo operatore, individuato tramite gara pubblica, con il quale verrà stipulato un accordo quadro.

Molti degli interventi saranno incentrati sul recupero del prospetto dell’edificio di via Marino 7, delle scale 11 e 12, e della pulitura delle superfici di facciata, con la sostituzione di alcuni vetri della copertura in ferro e vetro.

Progettata dall’architetto Giuseppe Mengoni nel 1865, realizzata in soli due anni, nasce come forma di strada pedonale coperta. La Galleria, in stile neorinascimentale, ha il suo ingresso principale su piazza del Duomo, e rappresenta un modello di avanguardia modernista per la Milano della seconda metà del diciannovesimo secolo, con proporzioni e soluzioni ingegneristiche che divennero uno schema di riferimento per le altre gallerie d’Europa.

L’opera di manutenzione e restauro conservativo

«Con il progetto definitivo, contiamo di avviare in tempi celeri la gara allo scopo di tutelare, attraverso opere di manutenzione e restauro conservativo, uno dei beni demaniali più preziosi, amatissimo e molto frequentato dai milanesi e dai turisti», assicura l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Granelli.

Si tratta di un intervento manutentivo in linea con le attività di progettazione, per una spesa prevista di 433mila euro, relative alla conservazione della copertura in ferro e in vetro della Galleria.

Il restyling dei locali storici

La Galleria disegnata da Giuseppe Mengoni, ospita i locali storici milanesi, quelli che hanno fatto tendenza, segnato un’epoca, emblemi della vita notturna meneghina. Anch’essi tornano a nuova vita.

L’ultimo fra i più famosi restyling riguarda lo storico Camparino in galleria, locale simbolo della Milano da “bere” dal 1915 ed espressione di un marchio italiano.

Il rifacimento del locale Milanese richiama lo stile decò del primo novecento, perfettamente in linea con quello che fu ed è tutt’ora il “salotto” di Milano.

La Galleria, che divenne subito luogo d’incontro e centro culturale della Milano del 19esimo secolo, ha arricchito l’immaginario del viaggiatore moderno fino a quando lo skyline della città non venisse popolato dai grattacieli di Isola, Porta Nuova e City Life.

Rino Terracciano

giornalista praticante e curatore d'arte. Scrive per Masterx-IULM. Ha lavorato e collaborato con Accademie e Istituzioni museali come Académie de France à Rome, Accademia di Francia in Roma, Villa Medici; Museo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese, Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch, Napoli.

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