Sarà il più grande orto cittadino di Milano e una delle più vaste aree agricole urbane di proprietà pubblica in Europa. Il Comune ha acquisito circa 530 mila metri quadrati di terreni agricoli nella periferia ovest della città. La zona si trova tra il Bosco in Città e il Parco di Trenno e consentirà di realizzare una produzione a chilometro zero.
Dal patrimonio dell’imprenditore Ligresti all’acquisizione del Comune
Un tempo i terreni appartenevano all’imprenditore Salvatore Ligresti, che voleva trasformarli in un eliporto pubblico. Tuttavia, in seguito al fallimento finanziario dell’imprenditore di Paternò, l’area è stata acquisita da Unipol-Sai. La compagnia assicurativa, per mancanza di interesse nella gestione, ha ceduto i terreni a Palazzo Marino per un valore stimato di cinque milioni di euro.
I progetti del Comune di Milano
La riqualificazione permetterà di rigenerare dal punto di vista agricolo la zona. È stato l’assessore all’ambiente del Municipio 8, Federico Fedrighini, esponente dei Verdi, ad occuparsene fino ad ora. Secondo le sue intenzioni l’orto cittadino produrrà un aumento della biodiversità e un’integrazione delle attività agricole con gli spazi dei parchi: «Proteggere l’area dal consumo di suolo mantenendo la sua vocazione originale, valorizzare l’agricoltura nella sua funzione principale di produzione alimentare biologica e a chilometro zero, consolidare il paesaggio agricolo incrementando gli elementi di biodiversità, integrare le attività agricole con gli spazi pubblici dei parchi urbani esistenti, rafforzando la funzione dei corridoi ecologici esistenti dalla campagna alla città». Inoltre, conclude Fedrighini, nei prossimi mesi sarà avviato un bando per avviare la «rivoluzione verde».
Esprime entusiasmo per il progetto anche l’assessore comunale all’urbanistica Pierfrancesco Maran, che dichiara: «Milano riesce a tenere insieme le gru dei cantieri che riqualificano i quartieri e le nuove aree verdi e agricole».