Un 52enne italiano è stato arrestato martedì sera dalla sezione “Falchi” di Milano, subito dopo aver effettuato una rapina in una nota farmacia milanese in piazza Gasparri, nel quartiere Comasina. Fino a due giorni fa era incensurato e tossicodipendente, sulla carta residente a Cusano Milanino, in provincia di Milano, ma di fatto senza fissa dimora. L’uomo è indagato anche per altre 11 rapine, avvenute sempre nel capoluogo lombardo.
Quando è stato intercettato dagli agenti in borghese, nelle vicinanze di piazza Gasparri, aveva con sé una pistola ma al momento della rapina, in cui avrebbe minacciato il farmacista, aveva finto di averne una nella tasca e si era fatto consegnare l’incasso di 550 euro in contanti. Lo stesso 52enne, una volta bloccato dalla polizia, avrebbe ammesso le sue responsabilità.
L’uomo è sospettato di altre 11 rapine, nove da ottobre del 2018 a oggi e due commesse nel 2014, consumate con la stessa tecnica. La caratteristica del modus operandi consiste tendenzialmente nel temporeggiare al telefono all’esterno degli edifici presi come obiettivi, attendendo il momento giusto per colpire. È proprio questa “isolata serialità” che ha consentito di collegarlo a tutte le altre rapine: incastrato dalle testimonianze delle vittime e dalle immagini di video sorveglianza. Una serialità che è stata evidenziata dal K-Crime, software che collega i reati e “prevede” dove un malvivente tornerà a colpire.
Nell’area della Comasina e dei quartieri limitrofi, l’attenzione era quindi alta: la farmacia di piazza Gasparri era stata presa di mira già due volte; tre quella di via Angeloni a Bruzzano; due quella di via Palanzone in zona Niguarda. Altrettante, la parafarmacia di piazzale Cadorna. Nel 2014, le rapine erano state ancora in via Palanzone e in via Angeloni. La tecnica, sempre la stessa: l’uomo temporeggiava all’esterno, col cellulare all’orecchio, aspettando il momento giusto per entrare. Così ha fatto anche lunedì, facendo irruzione in piazza Gasparri col volto parzialmente coperto da un paio di occhiali e fingendo di essere armato. All’uscita, ha trovato gli agenti della sezione “Falchi” della Sesta sezione della Squadra Mobile di Milano, diretta da Massimiliano Mazzali. Ora sono in corso gli accertamenti sulle altre rapine.