Migranti, doppia tragedia nel Mediterraneo: decine tra morti e dispersi

Una barca a vela si ribalta al largo della costa Jonica in Calabria. Almeno cinquanta dispersi e solo dodici persone portate in salvo. È il primo bilancio di una doppia tragedia nel mar Mediterraneo, che nella giornata del 17 giugno ha visto coinvolta l’imbarcazione carica di migranti in partenza dalla Turchia. Ma non finisce qui. La nave di soccorso Nadir ha portato in salvo, al largo della Libia e a sud di Lampedusa, altri 51 migranti a bordo di un barchino di legno. Ma «il salvataggio è arrivato troppo tardi per dieci persone» – fa sapere la ong ResQship – che hanno perso la vita a bordo.

La prima tragedia al laro della Calabria

In soccorso della barca a vela, ribaltatasi a circa 120 miglia dalla costa Jonica, è arrivato un mercantile che ha messo in salvo i 12 superstiti, tra i quali una donna incinta, su un’unità della guardia costiera poi approdata a Roccella Ionica. In porto è stato trasferito anche il cadavere di una donna morta dopo essere finita in mare.

Dure e strazianti le testimonianze dei soccorritori: «Ho parlato con un ragazzo che ha perso la sua fidanzata. I superstiti hanno parlato di 66 persone disperse, tra cui almeno 26 bambini, anche di pochi mesi» –  ha detto Shakilla Mohammadi, mediatrice interculturale di Medici senza frontiere – «Intere famiglie dell’Afghanistan sarebbero morte. Sono partiti dalla Turchia 8 giorni fa e da 3 o 4 giorni imbarcavano acqua. Ci hanno detto che viaggiavano senza salvagente e che alcune barche non si sono fermate per aiutarli» ha proseguito la mediatrice, presente a Roccella Ionica dove sono sbarcati i sopravvissuti del naufragio nello Jonio. «La scena – ha raccontato – era straziante, davanti a noi persone traumatizzate, il dolore si toccava con mano».

Notte drammatica a Lampedusa: dieci morti e 173 sbarchi

Dieci persone sono morte sul ponte inferiore dell’imbarcazione, intrappolate in uno spazio completamente allagato, mentre il motore della barca era in avaria. La segnalazione è giunta da Alarm Phone, un servizio di supporto per i migranti in difficoltà. In collaborazione con le autorità, la nave è stata condotta verso Lampedusa, dove l’equipaggio di una ONG ha evacuato i 51 superstiti. Tra questi, due erano incoscienti e sono stati liberati con l’aiuto di un’ascia.

Nella stessa notte, le motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera hanno soccorso altre tre imbarcazioni, portando il totale degli arrivi a Lampedusa a 173 migranti. La prima imbarcazione trasportava 103 persone – tra cui due minorenni – originarie di Bangladesh, Sudan, Siria ed Egitto, partite da Zawia in Libia. Identica provenienza per i 27 migranti, inclusi due minorenni e quattro donne, soccorsi da un barchino di 6 metri dalla motovedetta Cp319. Un altro gruppo di 43 bengalesi ed egiziani, partiti da Garabulli, sempre in Libia, si trovava su una barca di 9 metri.

Tutti i profughi sono stati trasferiti all’hotspot di Contrada Imbriacola, dove attualmente si trovano 308 persone. La Prefettura di Agrigento ha disposto l’imbarco di 150 migranti, destinati a Porto Empedocle.

I numeri degli ultimi anni

Secondo il cruscotto statistico pubblicato dal Ministero dell’Interno a fine 2023, lo scorso anno sono sbarcati in Italia circa 158 mila migranti, il 50% in più rispetto al 2022 e oltre il 130% di più rispetto al 2021. Erano in crescita anche gli arrivi di minori non accompagnati: 17 mila, un aumento del 23% rispetto al 2022 e del 72% rispetto al 2021.

Dati positivi però arrivano per il 2024. Sempre secondo le stime del Viminale, a oggi gli sbarchi in Italia sono più che dimezzati rispetto allo stesso periodo del 2023. Dal primo gennaio al 17 giungo 2024, infatti, sono arrivati 23.725 migranti, mentre nello stesso lasso di tempo erano stati 55.902 (l’anno ancora precedente, nel 2022, erano stati 23.920).

Valentina Cappelli

Giornalista praticante e dottoressa in Giurisprudenza presso l'Università Cattolica di Milano. Aspirante giornalista televisiva, mi appassionano le tematiche di cronaca giudiziaria, politica, cultura e spettacolo.

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