Germania: Merz e Cdu vincitori, Afd secondo partito del Paese

A dispetto di quanto si potesse temere, le elezioni in Germania non sono state un terremoto. Come da aspettative, la Cdu di Merz si è confermata primo partito del paese, con il 28,5% dei voti. Con il 20,5% Afd, raddoppia il consenso delle scorse elezioni. Crolla il partito del cancelliere uscente Scholz, per Spd un calo di più del 9% dei voti, che raggiunge i 16,5 %, risultato simile per i Verdi che non superano il 12%. Anche il partito di sinistra Linke, risorge dalle sue ceneri, e raggiunge 8,7% dei voti.

Circa l’84% degli aventi diritto si è recato alle urne, dato più alto mai registrato dal 1990. Un risultato invidiabile da qualunque nazione, sinonimo di quanto si stata sentita l’elezione e che testimonia la consapevolezza della popolazione per il delicato passaggio democratico e per la difficoltà internazionale ed economica. Dai risultati del voto si vede una Germania ancora divisa tra la parte Est ed Ovest. Nella prima il partito di estrema destra Afd ha dominato. Per la parte occidentale del paese la Cdu si è confermata la forza principale. Sorpresa Linke, che si è dimostrata forte nelle città dell’Ovest e soprattutto tra i giovani elettori compresi tra i 18 e i 24 anni.

Mappa dei risultati
Il trionfo di Weidel e il crollo dei socialdemocratici

L’Afd raddoppia i voti delle elezioni di cinque anni fa. Un risultato importante per il partito di estrema destra, ma pur sempre al di sotto del 23% attribuito dai sondaggi. Per Alice Weidel, leader del movimento, è ormai chiaro che il partito si sia espanso e sia divenuta una forza a livello nazionale, radicata in tutti gli strati della popolazione.
Se a destra si festeggia, a sinistra, la socialdemocrazia dell’uscente cancelliere Scholz crolla. In cinque anni al governo Spd ha perso il 9,2% dei voti. «Mi assumo la responsabilità di questa sconfitta amara» ha affermato Scholz, «io sono responsabile». Durante la serata, ha anche affermato di non voler partecipare ai colloqui di coalizione con la Cdu in prima persona. Secondo le prime indiscrezioni, al suo posto ci sarà il ministro della difesa Pistorius. Dopo questo risultato Scholz lascerà anche la guida del partito, solo mercoledì si sapranno i nomi della nuova leadership.

Sfide per il nuovo cancelliere Merz

Di grande interesse sono le possibili trattative per formare il nuovo governo. Compito arduo per Merz e la Cdu che devono trovare un compromesso con le altre forze politiche. Da quanto affermato dai politici, sembra essere inevitabile che Afd si ritrovi all’opposizione, visto il rifiuto di tutti i partiti di collaborare con l’estrema destra. L’alleanza più probabile e naturale è quella tra Cdu e Spd, ma mancano i voti per la maggioranza. I verdi potrebbero una sponda utile, ricreando la cosiddetta alleanza “Kenya”. Ma non si escludono colpi di scena.

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