Il rapporto dell’AIE relativo al periodo 2019 delinea uno scenario sostanzialmente positivo per l’editoria italiana. Cresce il fatturato (+4,9%) e, per la prima volta dal 2010, anche il numero di copie vendute (+3,4%). Vi è un incremento dell’e-commerce, sollecitato dal diffondersi della cultura digitale e dalla velocità dei linguaggi.
Si certifica un giro d’affari superiore a quello del 2011 pari a 1,493 miliardi, compresi gli ebook, nonostante gli effetti negativi della pirateria che sottrae 247 milioni di euro l’anno
Un rapporto Istat del 3 dicembre 2019 e relativo al periodo 2018 certifica la pubblicazione di ben 75.758 libri e la conferma del trend in crescita rispetto alla produzione editoriale dell’anno precedente (+1,1% in totale; +1,2% per i grandi; +1,7% per i medi e -3,3% per i piccoli). Rimane stabile invece il numero dei lettori dei libri. Bene il settore dell’editoria educativo-scolastica, con un aumento del 13%.
Gli italiani e i libri: un rapporto difficile
Come nelle migliori storie sentimentali, quello fra gli italiani e la lettura è un rapporto alquanto complicato. Langue una vera e propria educazione alla lettura, leggere viene considerato un passatempo non un arricchimento personale: si parla di pausa lettura, disimpegno, svago, l’oggetto libro viene declinato nelle accezioni più disparate senza mai considerare i suoi contenuti.
Politiche a sostegno
Nell’ultima Legge di Bilancio 2020 è stato prorogato il Bonus cultura. Si chiama 18App e consente ai neo-diciottenni di spendere 500euro in cinema, musica e concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza, corsi di musica, di teatro o di lingua straniera.
Una misura che agevola la crescita cultura e, di conseguenza, anche il comparto editoriale consentendo agli esercenti “di registrarsi al servizio e offrire la vendita dei beni previsti dalla normativa”, senza dimenticare le detrazioni fiscali previste dal governo.
Ciononostante, per il 2020 è prevista una diminuzione dell’importo per il bonus che scende fino a 300euro.