Cambia l’Esame di maturità: dal 2019 solo due prove scritte, più l’orale. In poche parole, se da un lato i maturandi sfuggiranno al cosiddetto quizzone, conosciuto anche come terza prova, dall’altro si imbatteranno in esami ancor più mirati ed equi dal punto di vista del giudizio. Di fatto, entrambe le prove scritte saranno giudicate con apposite griglie nazionali di valutazione.
Il punteggio finale, in centesimi, avrà inoltre un diverso conteggio dei crediti. Durante il triennio, gli studenti potranno accumulare fino a 60 punti e la Commissione d’esame potrà scegliere di integrare al punteggio finale fino ad un massimo di 5 punti, nel caso in cui il candidato abbia acquisito almeno 30 crediti nei tre anni e ottenuto un risultato complessivo nelle prove di esame di almeno 50 punti.
«Prosegue il lavoro di accompagnamento verso il nuovo Esame», riporta il Ministro Marco Bussetti in un video pubblicato sul suo profilo Facebook. «Il MIUR, anche alla luce delle nuove regole, lavorerà affinché le tracce siano davvero corrispondenti con quanto fatto dai ragazzi durante il percorso di studi, fornendo apposite indicazioni agli esperti che dovranno produrre i testi. Nei prossimi giorni partirà un Piano di informazione e formazione che accompagnerà le scuole. Da domani ci saranno conferenze di servizio sull’intero territorio nazionale che proseguiranno nelle prossime settimane» conclude.
La prima prova, prevista per il 19 giugno 2019, consisterà in un elaborato scritto scelto tra quattro diverse tipologie di ambito (artistico letterario, storico politico, socio economico e tecnico scientifico). Con la differenza che, rispetto alla solita prassi, per ogni argomento avranno a disposizione più tracce: due per l’analisi del testo e per la riflessione critica, tre per il tema argomentativo.
Cambiamenti anche per la seconda prova del 20 giugno 2019 che potrà riguardare più di una disciplina a seconda dell’indirizzo di studi. Versione e testo in prosa per i licei classici, anche se il Ministero non esclude una possibile prova mista con Latino e Greco. Ai ragazzi dello Scientifico toccherà invece risolvere un problema a scelta del candidato tra due proposte e rispondere a quattro quesiti tra otto proposte. Anche in questo caso, potrebbe trattarsi di una prova mista con Matematica e Fisica.
Cambierà anche per i Tecnici che avranno invece una prima parte uguale per tutti e una serie di quesiti a scelta. Per i Professionali, la seconda prova si caratterizzerà da una parte definita a livello nazionale e di un’altra predisposta dalla Commissione d’esame. Per i dettagli delle materie legate alla seconda prova, gli studenti dovranno aspettare gennaio, mentre l’ordinanza relativa agli esami di Stato sarà nota a febbraio.
Si rinnova anche la prova orale. Oltre ad analizzare testi e documenti, i maturandi dovranno riuscire a valorizzare anche il proprio senso critico.
(vn)